Il ritratto del Duca, la tipica commedia british che unisce leggerezza e impegno sociale

Il ritratto del Duca, la tipica commedia british che unisce leggerezza e impegno sociale

Il ritratto del Duca, la tipica commedia british che unisce leggerezza e impegno sociale


07 marzo 2022, ore 15:41

Il film di Roger Michell racconta la vera storia di Kempton Bunton, un eccentrico pensionato processato per il furto di un prezioso quadro

La meravigliosa storia di Kempton Bunton

Conosciamo molto bene Roger Michell perchè è stato il regista di una delle commedie forse più amate di sempre, Notting Hill. Sul grande schermo Michell è tornato per farci conoscere una storia vera e ha realizzato un film leggero, divertente e recitato benissimo da due attori spettacolari, Helen Mirren e Jim Broadbent. Il ritratto del Duca racconta le imprese di Kempton Bunton, un tassista sessantenne che, negli anni '60, in Inghilterra, fece delle sue battaglie sociali una ragione di vita. Innanzitutto, Bunton fece resistenza contro il pagamento del canone tv. Secondo lui, il Governo avrebbe dovuto abolire la tassa per tutte le persone anziane. La protesta, mal sopportata dalla moglie, la domestica Dorothy, lo portò anche in prigione. Poi, così racconta il film in cui realtà e finzione si mischiano, arrivò a perdere il lavoro perchè difendeva un giovane collega pakistano dall'atteggiamento razzista del capo. Ma il vero momento di gloria arrivò quando Bunton fu processato per aver rubato un prezioso dipinto. 


Il ritratto del Duca

Il processo a carico di Bunton si svolse nel 1965. L'uomo fu accusato di aver rubato dalla National Gallery un quadro di Francisco Goya, un ritratto del Duca di Wellington che lo Stato aveva acquistato per 140mila sterline. Il colpevole (o presunto tale) disse di aver sottratto il dipinto per chiedere un riscatto pari al suo valore e successivamente devolvere la cifra per il canone tv dei pensionati. Il personaggio di Bunton-Jim Broadbent tiene la scena per tutta la durata del film e trova una compagna ideale in Helen Mirren. I due, con un livello molto alto di recitazione, si valorizzano a vicenda, dipingendo un quadro familiare e sociale ironico, ma che invita anche alla riflessione sulla vita in una città come Newcastle negli anni '60 del secolo scorso. L'ambientazione è totalmente british con tutte quelle tonalità di grigio e marrone che solo i sudditi di Sua Maestà conoscono così bene. La sceneggiatura è ficcante e spiritosa e accompagna lo spettatore per un'ora e mezza in cui si sorride molto e si riflette. 

Consigliato a chi ama le commedie inglesi e le atmosfere un po' retrò.

Sconsigliato a chi non apprezza l'ironia british.


Argomenti

  • Helen Mirren
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  • Roger Michell