Il Sottosegretario alla Difesa FI Giorgio Mulé a RTL 102.5: “Centro-destra coeso. Meloni premier? Nessun problema con lei"

Il Sottosegretario alla Difesa FI Giorgio Mulé a RTL 102.5: “Centro-destra coeso. Meloni premier? Nessun problema con lei"

Il Sottosegretario alla Difesa FI Giorgio Mulé a RTL 102.5: “Centro-destra coeso. Meloni premier? Nessun problema con lei"


13 luglio 2022, ore 09:31

Il Sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulé, questa mattina è stato ospite di RTL 102.5 in Non Stop News con Giusi Legrenzi, Luigi Santarelli e Massimo Lo Nigro

LA POSIZIONE DI MULÉ E DI FORZA ITALIA NEI CONFRONTI DELLE PAROLE DI DRAGHI

Dovesse il M5S non votare il decreto aiuti e uscire dal governo, Forza Italia è disposta a continuare l’esperienza nell’esecutivo? “Lo stesso Presidente Draghi ha escluso questo scenario dicendo che non ci può essere né un Draghi-bis né un governo Draghi senza la partecipazione del M5S", ha detto Mulé. "Ovvio che in quel caso l’esperienza di governo sarebbe finita e la strada rimane quella delle elezioni”.

LO STRAPPO TRA IL M5S E IL GOVERNO

Il salario minimo è una delle priorità. Dal suo punto di vista è arrivato il momento di introdurre una misura simile? “Il salario minimo appartiene a una di quelle narrazioni false del M5S che una mattina si accorge che c’è un problema di salari e di capacità di pagare le persone. È un problema che Forza Italia ha sollevato e sul quale ha una proposta ben precisa. In Italia esistono quasi mille contratti collettivi nazionali che coprono molto più dell’80% dei lavoratori. Introdurre un salario minimo di nove euro penalizzerebbe categorie di lavoratori, ad esempio i metalmeccanici che prendono un minimo di undici euro l’ora. Se si pone un paletto più basso si va contro questi lavoratori", ha spiegato Mulé. "Quello che diciamo e che il governo sta facendo non è una legge sul salario minimo ma agganciare coloro che non sono coperti da un contratto collettivo nazionale a quella tipologia di lavoratori che sono agganciati ai contratti, quindi si penalizzano e si chiude l’esperienza dei contratti privati e si va nella direzione di produttività e non del salario minimo, ma quello che invece è la produttività e quindi dare più soldi ai lavoratori attraverso, ad esempio, il taglio del cuneo fiscale sul quale Forza Italia da tempo insiste, recuperando i soldi dal reddito di cittadinanza, quantomeno in parte”.

IL “CENTRO”

C’era anche Mariastella Gelmini quando Giovanni Toti ha presentato il suo nuovo progetto politico. “Non so come siano i rapporti, so soltanto che Gelmini ha tenuto a sottolineare che era lì solo come Ministra e non come esponente di Forza Italia né quantomeno interessata a quella formazione", ha risposto Mulé. "Abbiamo spalle larghe da potercene serenamente infischiare su chi va e chi non va. Il centro è un’illusione che torna in maniera quasi abbastanza ripetitiva: tutti coloro che hanno inseguito la chimera del centro non hanno resistito alla prova del voto e non sono solo stati penalizzati ma esclusi dalla vita parlamentare. Penso sia la stessa cosa adesso. Un centro c’è, esiste, ben saldo e radicato e si chiama Forza Italia, che rappresenta i moderati”.

IL CENTRO-DESTRA SARÀ COMPATTO ALLE ELEZIONI?

I sondaggi dicono in maniera unitaria che il centro-destra unito ha tutte le possibilità non solo di vincere, ma di avere un grandissimo vantaggio già adesso rispetto al campo largo", ha detto Mulé. "Stiamo già lavorando sul programma elettorale del 2023 se si dovesse votare il prossimo anno. Se invece le cose dovessero precipitare a causa della nota irresponsabilità del M5S siamo pronti anche a votare in autunno”.
Quanto questo centro-destra sarà coeso alle prossime elezioni e chi potrebbe essere il potenziale premier? “Sono sicuro al 101% che saremo coesi. Mario Draghi è un premier che non ha nessun tipo di esperienza politica alle spalle eppure tutti gli riconoscono grandi capacità", ha affermato Mulé. "Sono certo che anche nel centro-destra troveremmo una personalità altrettanto responsabile e importante per guidare il Paese”.
Potrebbe essere Giorgia Meloni? “Assolutamente, non c’è nessun problema con lei, ci mancherebbe altro", ha detto Mulé. "Ha una tradizione di centro-destra radicata, assolutamente nessun problema”.


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