Il volto umano dell'economia. L'assemblea di Confindustria in Vaticano alla presenza del Papa

Il volto umano dell'economia. L'assemblea di Confindustria in Vaticano alla presenza del Papa

Il volto umano dell'economia. L'assemblea di Confindustria in Vaticano alla presenza del Papa


12 settembre 2022, ore 14:00

Il Pontefice ha invitato gli industriali a non dimenticare le esigenze della comunità e a non demonizzare le tasse. Il presidente di Confindustria Bonomi ha detto di essere consapevole dei doveri verso la società

Il volto umano dell’economia. Oggi Confindustria ha organizzato la sua assemblea nazionale nella sala Nervi del Vaticano. Presente anche il Papa. E’ andato in scena un confronto che ha messo insieme la voglia di crescita degli industriali e il richiamo alla solidarietà del Pontefice.

L’INTERVENTO DEL PAPA

Papa Francesco, rivolgendosi agli imprenditori, ha parlato della situazione attuale: “Questo tempo non è un tempo facile, per voi e per tutti. Anche il mondo dell'impresa sta soffrendo molto. La pandemia ha messo a dura prova tante attività produttive, tutto il sistema economico è stato ferito. E ora si è aggiunta la guerra in Ucraina con la crisi energetica che ne sta derivando. In queste crisi soffre anche il buon imprenditore – ha sottolineato il Pontefice -, che ha la responsabilità della sua azienda, dei posti di lavoro, che sente su di sè le incertezze e i rischi". Secondo Francesco, "nel mercato ci sono imprenditori 'mercenari' e imprenditori simili al buon pastore, che soffrono le stesse sofferenze dei loro lavoratori, che non fuggono davanti ai molti lupi che girano attorno. La gente sa riconoscere i buoni imprenditori. Lo abbiamo visto anche recentemente, alla morte di Alberto Balocco: tutta la comunità aziendale e civile era addolorata e ha manifestato stima e riconoscenza”.

Bergoglio ha poi sottolineato che impresa e solidarietà possono convivere: “La Chiesa fin dagli inizi ha accolto nel suo seno anche mercanti, precursori dei moderni imprenditori e nel Vangelo non ci sono soltanto i trenta denari di Giuda ma anche i due denari del Samaritano. Lo stesso denaro può essere usato, ieri come oggi, per tradire e vendere un amico o per salvare una vittima. Lo vediamo tutti i giorni quando i denari di Giuda e quelli del buon samaritano convivono negli stessi mercati, nelle stesse borse valori, nelle stesse piazze. L'economia cresce e diventa umana quando i denari dei samaritani diventano più numerosi di quelli di Giuda”.

Spesso gli imprenditori si lamentano delle tasse, ma dal Pontefice su questo fronte è arrivato un appello: “Le tasse sono una forma di condivisione spesso non capita. Il patto fiscale è il cuore del patto sociale. Le tasse sono anche una forma di condivisione della ricchezza, così che essa diventa beni comuni, beni pubblici: scuola, sanità, diritti, cura, scienza, cultura, patrimonio. Le tasse devono essere giuste, eque, fissate in base alla capacità contributiva di ciascuno, come recita la Costituzione. Il sistema e l'amministrazione fiscale devono essere efficienti e non corrotti. Ma non bisogna considerare le tasse come un'usurpazione. Sono un'alta forma di condivisione di beni, il cuore del patto sociale”.

LE PAROLE DI BONOMI

Rivolgendosi al Papa, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha subito ringraziato il Pontefice: “Grazie per questa straordinaria opportunità. A nomi di tutti. Auspichiamo un benedizione di cui abbiamo tanto bisogno". Il presidente degli industriali ha poi sottolineato le difficoltà del presente: “Siamo in un Paese smarrito, diviso, ingiusto con troppi dei suoi figli e con lo sguardo schiacciato sui bisogni del presente, c'è bisogno di parole alte, di valori e di una visione che sappia guardare, insieme, lontano ed in profondità. Ecco perchè, Santità, abbiamo fortemente desiderato questo incontro. Noi rappresentiamo oltre 150mila aziende in cui lavorano più di 5,5milioni di persone. Il nostro tessuto imprenditoriale è fortemente diversificato e integrato, fatto di imprese grandi, medie, piccole e startup, molte con lo sguardo rivolto all'estero e tutte con radici profondamente ancorate al territorio di origine. Le nostre imprese sono luoghi vivi della comunità, il cui dna è la sintesi tra l'ingegno, l'idea progettuale e creativa e il "fare", il "fare bene" con passione e grande senso di responsabilità per la crescita economica, il progresso e la coesione sociale”. Bonomi ha poi raccolto l’invito “sociale” del Papa: “Siamo consapevoli dei nostri doveri verso la società. Non abbiamo alcuna pretesa di essere perfetti. E a Voi, Santo Padre, ci rivolgiamo per accrescere la nostra buona volontà e i nostri sforzi concreti, ma anche e soprattutto per aiutarci a correggere i nostri errori.”


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