In Austria il partito della birra ha conquistato l'8,4% dei voti alle presidenziali; la politica sta abdicando

In Austria il partito della birra ha conquistato l'8,4% dei voti alle presidenziali; la politica sta abdicando

In Austria il partito della birra ha conquistato l'8,4% dei voti alle presidenziali; la politica sta abdicando   Photo Credit: Wiener Zeitung


11 ottobre 2022, ore 10:26 , agg. alle 15:15

Il leader del Partito della Birra Dominik Wlazny è un ex comico di 35 anni, che ha anche un nome d'arte: Dr. Pogo. Alle elezioni presidenziali di domenica scorsa in Austria ha raccolto l'8.4% dei voti, risultando il terzo partito del paese

POLITICA AFFOGATA NELLA BIRRA

In Italia ci eravamo arrivati trentacinque anni fa , con la pornodiva Ilona Staller – in arte Cicciolina – eletta nella fila del Partito Radicale. Poi, nel 1991, venne addirittura fondato il Partito dell’Amore, che – in perfetta par condicio – aveva attribuito la presidenza alla più brillante Moana Pozzi. Ogni tanto la politica è anche provocazione, negli ultimi anni ci siamo abituati ai movimenti antisistema. Ma il risultato che arriva dall’Austria è sinceramente clamoroso: Dominik Wlazny, esponente di spicco del Partito della Birra, nelle elezioni presidenziali di domenica scorsa è arrivato terzo, raccogliendo l’8,4% dei voti, roba da far impallidire le nostre soglie di sbarramento. Si è piazzato subito dietro il presidente Alexander Van der Bellen e il candidato dell'ultradestra Fpoe Walter Rosenkranz. Nel comune di Vienna Wlazny è arrivato addirittura secondo. Trentacinque anni, musicista, faceva il comico come Volodimyr Zelensky e Beppe Grillo…; è alto, magro, porta occhiali da sole, capelli lunghi e tatuaggi da rockettaro, piercing al naso, ha una cadenza dialettale viennese e un sorriso perenne: questo è Dominik Wlazny, che ha addirittura un nome d’arte: Dr. Marco Pogo. Altro che Benedetto Craxi, detto Bettino.

VOTATO DAI GIOVANI

In Austria, e non solo, si è scatenato il dibattito. Va bene buttarla in caciara, ma se il Bierpartei, cioè il Partito della Birra, ha raccolto tanti consensi significa che la politica sta perdendo qualsiasi forma di credibilità. E allora non resta che dedicarsi alla Birra, appunto. Il politologo austriaco Peter Fielzmaier, intervistato dall’Ansa, ha fatto questa analisi: “Definire la Bierpartei un partito satirico è riduttivo. Tra gli austriaci c'è molto scontento ed evidentemente basta essere diversi per raccogliere l'8% dei consensi. Ma non paragonare Wlazny a Beppe Grillo: entrambi facevano gli attori, però l’austriaco è un europeista convinto e non pesca i suoi voti tra gli euroscettici, come invece ha fatto il MoVimento 5 Stelle”. A votarlo pare siano stati soprattutto i giovani, Wlazny ha fatto molta campagna elettorale su Tik Tok ( come del resto l’ottantaseienne Berlusconi) e ironicamente come manifesto elettorale ha usato una fontana pubblica, dalla quale sgorga birra anziché acqua. A questo punto in Italia prepariamoci al Partito della Carbonara: magari ci sentiremo appesantiti, ma almeno saremo sobri.


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