La promessa live di Vasco, Ci divertiremo

La promessa live di Vasco: "Ci divertiremo"

La promessa live di Vasco: "Ci divertiremo"


20 aprile 2015, ore 09:00
agg. 08 giugno 2015, ore 17:21

Al via il 7 giugno dallo Stadio San Nicola di Bari "Vasco Live Kom 015"

Vasco Rossi ha lanciato il suo nuovo singolo "Sono innocente ma", tratto dal disco cinque volte platino "Sono Innocente", e si prepara per il tour negli stadi che partirà il 7 giugno da Bari. A Rtl.it il rocker racconta che lo show sarà metal rock, di essere felice di tornare al Sud e ricorda la sua più grande sfida: San Siro nel 1990.
Sarà metal rock questo tour?
Bè certo sarà sempre la stessa strada intrapresa già lo scorso anno, ormai l'abbiamo percorsa e continuiamo. Ci saranno delle belle sorprese sia negli arrangiamenti che nella scaletta. Sarà un concerto sicuramente molto rock e secondo me ci divertiremo anche quest'anno. Il Live Kom ormai è una cosa che come tutti gli anni capita come la Pasqua! C'è Pasqua e c'è il Live Kom a giugno (ride, ndr). Questo sarà un tour vero e proprio quindi giro per tutta l'Italia e mi concentrerò anche al Sud visto che gli altri anni l'ho un po' trascurato.

Non a caso inizierai a Bari...
Esatto! E' una partenza simbolica perché la considera la mia nuova seconda casa. Mi hanno sempre accolto con affetto straordinario dandomi anche la cittadinanza creativa. Insomma sono molto contento.

Sei una rockstar da 30 anni ma "qualcuno è sempre pronto a giudicare" come canti nel singolo "Sono innocente ma". Ti sei stufato?
Sono stufo da mò dei giudizi ma si è sempre sottoposti a questi soprattutto facendo questo "mestiere" e noi siamo come artigiani, creando canzoni facciamo dei quadri musicali che trasmettono le emozioni che riusciamo a catturare.

Fabri Fibra in "Come Vasco" canta che come te vorrebbe "schiacciare un tasto e riempire uno stadio". Quando hai capito di aver schiacciato il tasto giusto?
Ci ho messo molto tempo prima di trovarlo e non pensavo neanche lontanamente di arrivare agli stadi. A quei tempi mi ricordo che venivano riempiti dagli artisti stranieri che venivano visti come divinità. Perciò i palasport per gli italiani negli anni 80 erano il massimo. Poi nel '90 quando ho fatto San Siro per la prima volta è stata una vera e propria sfida ma a quel punto è stata una svolta epocale perché da quel momento in poi gli stranieri quando vengono in Italia devono bussare.

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