Iran, eseguita la condanna a morte di un altro manifestante. E con l'Unione Europea rimbalzano sanzioni

Iran, eseguita la condanna a morte di un altro manifestante. E con l'Unione Europea rimbalzano sanzioni

Iran, eseguita la condanna a morte di un altro manifestante. E con l'Unione Europea rimbalzano sanzioni   Photo Credit: Foto: AgenziaFotogramma.it


12 dicembre 2022, ore 15:30

Il ragazzo era accusato di aver ucciso due paramilitari nel corso delle proteste. L'Ue annuncia un pacchetto di sanzioni, a cui Teheran risponde

Majidreza Rahnavard aveva 23 anni. È stato giustiziato questa mattina a Mashad, nel nord dell'Iran, secondo manifestante condannato a morte dall'inizio delle proteste. L'Unione Europea annuncia un nuovo pacchetto di sanzioni, a cui però è già arrivata risposta dal Ministero degli Esteri di Teheran.

UNA NUOVA CONDANNA A MORTE

Per Majidreza Rahnavard l’accusa era di aver ucciso due paramilitari e averne feriti altri quattro il 17 novembre, nel corso delle proteste che si susseguono ormai da tre mesi in tutto il Paese. Secondo gli attivisti per i diritti umani, durante la detenzione il ragazzo sarebbe stato duramente picchiato, prima di essere esposto alla TV di Stato mentre confessava i reati, secondo gli osservatori sotto pressione delle autorità. Solo giovedì scorso era stata eseguita la condanna a morte di un altro manifestante, anche lui ventitreenne, per aver bloccato una strada e aver ferito un paramilitare durante le proteste.

DALL'UNIONE EUROPEA IN ARRIVO SANZIONI

Una repressione durissima quella di Teheran, mentre continua a negare di aver fornito droni alla Russia e sostiene che non invierà missili. Motivi per cui oggi l’Unione Europea "approverà un pacchetto di sanzioni molto duro verso l'Iran", come ha annunciato l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell. "L'Iran deve capire che l'Ue compirà tutte le azioni possibili per sostenere le
donne iraniane, le manifestazioni pacifiche, nonché il rifiuto di queste condanne a morte" ha affermato Borrell.

SANZIONI ANCHE DALL'IRAN

Ma la risposta iraniana non si è fatta attendere: il governo ha deciso di imporre sanzioni a dieci persone e cinque entità europee, come ha dichiarato in un comunicato il Ministero degli esteri di Teheran, citato dall'agenzia Irna, aggiungendo che le sanzioni sono un'azione di ritorsione nei confronti di quelle degli Stati europei. "Gli individui e le entità europee hanno anche sostenuto gruppi terroristici e incoraggiato la violenza e il terrorismo, che hanno portato ad atti terroristici e alla violazione dei diritti umani contro il popolo iraniano", ha aggiunto il comunicato. Tra le entità sanzionate, anche il settimanale satirico francese Charlie Hebdo.


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