Italia-Albania, il patto Meloni-Rama sui migranti si rinnova: “Andiamo avanti, nonostante in tanti frenino”
Italia-Albania, il patto Meloni-Rama sui migranti si rinnova: “Andiamo avanti, nonostante in tanti frenino” Photo Credit: AnsaFoto.it/Fabio Frustaci
13 novembre 2025, ore 16:20
Primo vertice intergovernativo a Villa Pamphili, a Roma, che segna un ulteriore 'salto qualità in cooperazione tra i due Paesi'. La premier italiana: “Tanti ostacolano il Protocollo sull’immigrazione, ma va avanti. Funzionerà in ritardo ma non per colpa mia”
Italia e Albania. Roma e Tirana. Giorgia ed Edi. Insieme, per rinsaldare una lunga partnership e rilanciare un'amicizia che travalica le dinamiche politiche e abbraccia anche la sfera personale. Oggi, nella cornice di Villa Pamphili a Roma, la premier Giorgia MELONI ha ricevuto il primo ministro albanese Edi Rama per il primo vertice intergovernativo tra i due Paesi. Al bilaterale ha fatto seguito la sessione plenaria di lavoro con le rispettive delegazioni governative.
Il team
Il 'team' italiano era composto dai ministri Tajani, Piantedosi, Nordio, Crosetto, Pichetto Fratin, Giuli, Schillaci, Musumeci e dai sottosegretari Freni e Ferrante. Nel corso dell'incontro, i due capi di governo hanno firmato l'accordo intergovernativo, cui è seguito lo scambio di altre quindici intese, tra accordi bilaterali e protocolli tecnici. E sono state affrontate anche le priorità in cima all'agenda europea ed internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina. Dal gesto teatrale di Rama che, nel maggio scorso a Tirana, si inginocchiò davanti a MELONI sul tappeto rosso - accolto con la battuta ironica "lo fa solo per sembrare alto quanto me" - fino alla sciarpa come omaggio e alla canzone di compleanno intonata da Rama a gennaio durante un summit ad Abu Dhabi.
La strategia
Dietro i sorrisi e i siparietti, però, si muove una strategia precisa: consolidare il ruolo dell'Italia nei Balcani e nel Mediterraneo e rafforzare l'immagine europea dell'Albania, candidata all'ingresso nella Ue col sostegno convinto di Roma. Obiettivo dell'evento, spiegano fonti italiane vicine al dossier, è far compiere "un salto di qualità alla cooperazione" tra i due Paesi. Il vertice di Villa Pamphili ha rappresentato dunque non solo un appuntamento diplomatico, ma anche la tappa simbolica di un rapporto bilaterale sempre più stretto.
I migranti
A partire dalla questione migratoria, al centro del memorandum di intesa siglato nel 2023 che ha portato alla costruzione, in territorio albanese, dei centri per i migranti salvati in mare da navi italiane: accordo finito sotto la lente della magistratura e della Corte di giustizia europea, con ricorsi che ne hanno già sospeso o ritardato l'applicazione. Il protocollo Italia-Albania, sottolineano le stesse fonti, "costituisce ancora una delle soluzioni innovative in materia migratoria, che sta riscontrando sempre maggior interesse sia da parte della Commissione europea che degli Stati membri". Proprio sulla questione migratoria la Commissione Ue ha presentato nelle scorse ore la sua relazione annuale, riconoscendo che l'Italia, insieme ad altri Paesi come Grecia, Cipro e Spagna, è sottoposta a una forte pressione migratoria a causa del notevole incremento degli arrivi registrato nell'ultimo anno e potrà quindi accedere al Solidarity Pool, lo strumento di solidarietà Ue, quando il Patto su migrazione e asilo entrerà in vigore a metà del 2026. Un atto "doveroso e atteso", ha sottolineato il ministro per il Pnrr e le Politiche europee Tommaso Foti, "dopo anni in cui l'Italia è stata lasciata sola ad affrontare l'emergenza migratoria".
Meloni
"Non tutti hanno compreso la validità del modello" del Protocollo Italia-Albania sui migranti, "tanti hanno lavorato per frenarlo o bloccarlo ma noi siamo determinati ad andare avanti, perché è un meccanismo che ha la potenzialità di cambiare il paradigma sulla gestione dell'immigrazione. I centri funzioneranno con il Patto sull’asilo, quindi con 2 anni di ritardo ma la responsabilità non è mia". Così la presidente del Consiglio nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro Edi Rama al termine del vertice intergovernativo Italia-Albania. Sulla stessa linea il collega a capo dell’esecutivo albanese: “Oggi per noi è una giornata assolutamente storica perché per la prima volta il governo albanese si siede con il governo italiano per parlare di progetti comuni, di un futuro comune, per fare un bilancio delle cose fatte, e firmare accordi e progetti concreti".
