L’evasione di Marco Raduano, il boss del Gargano, forse era programmata da tempo

L’evasione di Marco Raduano, il boss del Gargano, forse era programmata da tempo

L’evasione di Marco Raduano, il boss del Gargano, forse era programmata da tempo   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


25 febbraio 2023, ore 19:54

La scomparsa del boss è stata scoperta dopo due ore, fuochi d'artificio per Marco Raduano a Vieste, ma il sindaco smentisce

Due ore di buco, tempo in cui Marco Raduano, il detenuto pugliese di 39 anni esponente di spicco della mafia garganica è evaso 24 ore fa dal carcere nuorese di Badu 'e Carros, allontanandosi forse con l'aiuto di qualcuno all'esterno dell'istituto penitenziario. Le forze di polizia continuano la caccia all’uomo cercando di ricostruire ogni fase della fuga del detenuto. Intanto il il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ordina accertamenti urgenti.


Le verifiche

Le prime verifiche sull’accaduto evidenziano la scomparsa di Raduano sarebbe stata accertata attorno le 19, mentre la sua fuga è documentata dalle telecamere di sorveglianza del carcere. In un video si vede il detenuto allontanarsi dalla struttura nuorese attorno alle 17. Due ore in cui Raduano avrebbe avuto tutto il tempo per far perdere le proprie tracce. Non è escluso che l’azione sia stata programmata da tempo e agevolata da persone che attendevano il boss all’esterno del penitenziario. Per calarsi dal muro ha potuto costruirsi una scala fatta con le lenzuola annodate e dei supporti per reggere il peso. “Una cosa che sembra difficile da realizzare senza averla programmata e studiata”, ha spiegato il questore di Nuoro Alfonso Polverino.


Le immagini

Le immagini delle telecamere raccontano che Raduano, dopo essersi procurato le lenzuola e costruito la corda artigianale, si è calato da un'altezza di almeno cinque metri, agevolato nella caduta dalla presenza di un prato. Quindi la corsa verso l'esterno passando sotto la recinzione metallica, per svanire nel nulla. il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che, attraverso la direzione generale detenuti e trattamento, ha dato mandato al provveditore regionale di svolgere con urgenza accertamenti e verifiche, al fine di appurare cause, circostanze e modalità. Raduano stava scontando una pena a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà' vigilata per una condanna legata a una maxi operazione antimafia risalente all'ottobre del 2019. Ieri sera a Vieste, la città d'origine del boss, la sua fuga sarebbe stata salutata con fuochi d'artificio. Anche se il sindaco, Giuseppe Nobiletti, parla di "una festa di compleanno di una 40enne in un noto locale nella zona portuale".


La carenza d’organico

I sindacati rilanciano l'allarme sulle carenze di organico negli istituti di pena sardi. "Il detenuto pugliese è evaso in modo rocambolesco da uno dei penitenziari più sicuri d'Italia, pare avesse tutto pronto e che l'evasione fosse ben architettata e programmata da tempo, osserva il segretario generale Fns Cisl Sardegna Giovanni Villa, da mesi denunciamo la carenza di personale e questo è il fattore principale che ha compromesso la sicurezza nel carcere nuorese". Mimmo Nicotra presidente del Consipe, pone l'attenzione sull'urgenza di una "riforma del corpo di polizia penitenziaria", sostenendo che "l'ennesima evasione di un pericoloso detenuto può solo confermare la crisi del sistema dell'esecuzione penale italiana con una Polizia penitenziaria numericamente inadeguata, con una scadente formazione, non equipaggiata, priva di guida e status di polizia".


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