L'Istat certifica un calo dei prezzi a luglio, -0,4% su base annua

L'Istat certifica un calo dei prezzi a luglio, -0,4% su base annua

L'Istat certifica un calo dei prezzi a luglio, -0,4% su base annua


12 agosto 2020, ore 11:37

È la lettura finale e rappresenta la terza flessione consecutiva, che segue il -0,2% di giugno e maggio

A luglio rallentano i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, che include i beni alimentari, per la cura della casa e della persona: si passa da +2,1% a +1,2%, mentre per quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto si osserva un'inversione di tendenza da +0,1% a -0,1%. Lo rileva l'Istat diffondendo i dati definitivi sul mese. L'inflazione acquisita per il 2020 è -0,1% per l'indice generale e +0,7% per la componente di fondo.

Confermata la deflazione in Italia

Confermata la deflazione in Italia sempre da parte dell'Istat. A luglio l'indice dei prezzi al consumo registra un calo dello 0,4% su base annua e dello 0,2% su base mensile. È la lettura finale (la preliminare era -0,3%) e rappresenta la terza flessione consecutiva, che segue il -0,2% di giugno e maggio. I prezzi risultano in territorio negativo anche in termini congiunturali (-0,2%). L'inflazione negativa continua a essere dovuta all'andamento dei prezzi dei beni energetici, che registrano però una flessione meno marcata (da -12,1% a -10,3%), sia nella componente regolamentata (da -14,1% a -13,6%) sia in quella non regolamentata (da -11,2% a -9,0%). L'ampliamento della flessione si deve sia al rallentamento dei prezzi dei beni alimentari (da +2,3% a +1,3%), causato da entrambe le componenti (gli alimentari non lavorati, da +4,1% a +2,5%, gli alimentari lavorati da +1,2% a +0,6%), sia all'ampliarsi della flessione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da -0,1% a -0,9%).

Calo dei prezzi

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una diminuzione congiunturale pari a -0,7% e un aumento dello 0,8% rispetto a luglio 2019 (da -0,4% di giugno); la stima preliminare era +0,9%. L'inversione di tendenza dell'IPCA - spiega l'istituto di statistica - si deve ai prezzi di abbigliamento e calzature la cui crescita su base annua accelera nettamente da +0,4% a +18,7%. È una dinamica dovuta all'avvio posticipato dei saldi estivi rispetto allo scorso anno (primo agosto nel 2020 nella maggior parte delle regioni; primo luglio nel 2019), che causa un calo congiunturale dei prezzi di Abbigliamento e calzature molto meno ampio (-6,4%) di quello di luglio 2019 (-20,9%) e un confronto tra un luglio 2020 con i ribassi stagionali solo in poche regioni e un luglio 2019 con i saldi diffusi su tutto il territorio. L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e dello 0,4% su base annua.


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