L’Italia assegna il porto di Livorno alla Sea Eye 4. Il codice Ong del governo fuori entro fine anno

L’Italia assegna il porto di Livorno alla Sea Eye 4. Il codice Ong del governo fuori entro fine anno

L’Italia assegna il porto di Livorno alla Sea Eye 4. Il codice Ong del governo fuori entro fine anno   Photo Credit: Fotogramma.it


18 dicembre 2022, ore 13:14

A bordo della nave della United4Rescue ci sono 63 migranti. Ma sembra che la Sea Eye 4 al momento abbia cambiato rotta per eseguire un altro salvataggio

Dopo le battaglie con le Ong, nelle prime settimane di vita del governo Meloni, oggi il nostro Paese ha assegnato un porto per lo sbarco dei migranti salvati in mare dalla Sea Eye 4. A bordo, al momento, ci sono 63 persone. Ma prima di raggiungere il porto di Livorno, l’approdo sicuro messo a disposizione dalle autorità italiane, secondo quanto si apprende da fonti qualificate sembra che la nave al momento abbia cambiato rotta per eseguire un altro salvataggio. Nel frattempo il dossier migranti e il codice di condotta per le Organizzazioni non governative restano centrali per l’esecutivo.

DECRETO ONG, FARE DOMANDA SU NAVE, ACCOGLIMENTO PAESE BANDIERA

I soccorritori dovranno chiedere immediatamente ai soggetti a bordo, che sono stati messi in salvo, la manifestazione di interesse sull'eventuale domanda di protezione internazionale dei migranti, affinchè sia il Paese di bandiera della nave a farsi carico dell'accoglimento del migrante dopo lo sbarco. E' quanto risulta - da fonti vicine al dossier - in merito al codice di condotta per le ong, che sarà contenuto in un decreto previsto nelle prossime settimane. Inoltre, secondo un'altra norma del codice, nel caso di intervento in area Sar, i soccorritori dovranno chiedere immediatamente un porto di sbarco, verso il quale la nave sarà tenuta a dirigersi immediatamente dopo il salvataggio, senza restare giorni in mare in attesa di altri possibili soccorsi.

MOLTENI, SPERO CODICE ONG PRONTO ENTRO FINE ANNO

Forse siamo già alla prova generale. L’annunciata stretta sulle Ong prevede l’obbligo del coordinamento di salvataggi non autonomi e sistematici e sanzioni che vanno dai fermi amministrativi alla confisca delle navi. "La norma è pronta, spero che entro fine anno il decreto sul codice per le ong possa essere pronto. Con questo decreto verranno penalizzate quelle ong che non rispetteranno norme comportamentali che verranno inserite nel provvedimento. Bisogna definitivamente distinguere tra le missioni di salvataggio e le attività di ricerca sistematica. Si tratta di una serie di regole comportamentali che si desumono da convenzioni internazionali e prevedono l'obbligo del coordinamento di salvataggi non autonomi e sistematici: non si possono tenere i migranti in mare per settimane. Chi viola le norme incorrer prima in sanzioni amministrative, poi se reitera anche in fermi amministrativi, fino alle confische delle navi da parte dei prefetti". Così il sottosegretario all'Interno, Nicola Molteni, in merito al codice di condotta per le ong, che sarà ottenuto in un decreto previsto nelle prossime settimane. "Il codice di condotta è stato stilato mutuando il codice Minniti del 2017, ripristinando quindi le sanzioni: anche per questo mi auguro che su questo ci sia un largo consenso del Parlamento", ha aggiunto Molteni.


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