L’Italia brucia, dal Carso alla Versilia alla Campania. Tra disagi per la popolazione e lavoro incessante dei soccorritori

L’Italia brucia, dal Carso alla Versilia alla Campania. Tra disagi per la popolazione e lavoro incessante dei soccorritori

L’Italia brucia, dal Carso alla Versilia alla Campania. Tra disagi per la popolazione e lavoro incessante dei soccorritori


20 luglio 2022, ore 15:00

Un’emergenza che non lascia respiro. Centinaia gli ettari bruciati, con case evacuate e fumo che preoccupa. Coldiretti: "Per ricostituire i boschi persi ci vorranno quindici anni"

Un'Italia nella morsa degli incendi, tra siccità, temperature record e venti forti. Criticità in particolare nella zona del Carso e in Versilia, anche se non mancano roghi in Campania, con Vigili del Fuoco e Sindaci in prima linea.

CAOS NEL CARSO

Dopo una notte intensa, i Vigili del Fuoco continuano a lavorare per domare le fiamme che da ieri divampano nella zona del Carso. Il Prefetto di Gorizia, Raffaele Ricciardi, comunica che continuano ad essere evacuate famiglie. Dagli ultimi aggiornamenti, le situazioni più complesse sono ancora i focolai del Lisert, nei pressi dell'autostrada, che continua a rimanere chiusa, e la zona del metanodotto di Sablici. Intanto oggi, a causa della densità del fumo, è rimasto inattivo il grande impianto Fincantieri di Monfalcone, in provincia di Gorizia. E proprio a Monfalcone la sindaca Anna Maria Cisint ha invitato la popolazione a tenere le finestre chiuse, a non uscire di casa e con un’ordinanza ha chiesto di indossare la mascherina anche all’esterno. Tra Trieste e Monfalcone resta ferma anche la circolazione ferroviaria, con una ripresa prevista non prima delle 20 di questa sera. Alcuni lavoratori che si trovavano a Trieste, rimasti bloccati per l’incendio, stanno lasciando la città, in queste ore, anche via mare.

VERSILIA IN FUMO

Tanto fumo anche in Toscana. In Versilia proseguono le operazioni di spegnimento del vasto incendio che da lunedì sera sta devastando le colline di Massarosa, in provincia di Lucca. Finora si stima siano andati persi cinquecentosessanta ettari, tra boschi e olivete, e che siano state evacuate circa cinquecento persone. Nelle ultime ore si sono sviluppati nuovi focolai nel pisano, in particolare a Calci e Vecchiano, e nel senese a San Gimignano. Le condizioni meteo infatti, con venti che soffiano forte, rendono difficoltoso il contenimento. Le fiamme stanno lambendo anche Firenze, nella zona Argingrosso, nel quartiere dell'Isolotto. Lo comunica il sindaco Dario Nardella. "La zona non è abitata – scrive - ma si consiglia a chi abita nelle vicinanze di chiudere finestre".

DODICI INCENDI IN CAMPANIA

In Campania sono dodici gli incendi scoppiati solo oggi, ieri erano stati ventisette. Particolarmente sotto stress la provincia di Caserta. Colpite infatti le zone di Mondragone, Sessa Aurunca e la valle di Maddaloni, dove sono state evacuate alcune abitazioni ed è stata interrotta la linea ferroviaria Caserta-Maddaloni. Sul posto ci sono gli uomini e i mezzi antincendio della Regione, in particolare due elicotteri e un Canadair.

RACCOMANDATA LA MASSIMA ATTENZIONE

Ore durissime per il nostro Paese. Secondo una stima di Coldiretti, per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a quindici anni, con danni all'ambiente, all'economia, al lavoro e al turismo. Intanto si continua ad operare, con i Vigili del Fuoco impegnati in prima linea. Anche se il quadro resta complesso e si conferma l’assoluta necessità di porre la massima attenzione per non aggravare, anche con gesti apparentemente leggeri, una situazione già incandescente.


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