La Banca Centrale Europea verso un taglio dei tassi di interesse a giugno, lo annuncia la presidente Lagarde

La Banca Centrale Europea verso un taglio dei tassi di interesse a giugno, lo annuncia la presidente Lagarde

La Banca Centrale Europea verso un taglio dei tassi di interesse a giugno, lo annuncia la presidente Lagarde   Photo Credit: agenziafotogramma.it


20 marzo 2024, ore 12:39

Attendiamo un calo dell'inflazione più convincente, spiega il numero uno della Bce, annunciando una prima inversione di tendenza nella politica monetaria europea

Un primo taglio dei tassi previsto a giugno

Il messaggio del numero uno della Banca Centrale Europea lascia intravedere l’inversione di tendenza tanto attesa, tuttavia, avverte Christine Lagarde, permane uno stato di incertezza sulla persistenza dell’andamento inflattivo nell’economia del vecchio continente e quindi per allentare le maglie della politica monetaria fin qui improntata al rigore bisognerà aspettare ancora un po’. La Bce potrebbe tagliare il costo del denaro a giugno. Invertendo così un ciclo di aumenti attuato dal 2022.    Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, in apertura della conferenza 'The ECB and its Watchers' a Francoforte.

In attesa di conferme dall'Eurozona

Prima però ha ribadito Lagarde, è necessario che si sia avviato il processo di disinflazione, sulla base di tre fattori: la crescita delle retribuzioni, degli utili delle aziende e della produttività. Infine Lagarde avverte, un primo taglio dei tassi non comporterà necessariamente la persistenza di una politica monetaria più morbida.


I fattori di rischio

Le previsioni della Bce indicano un rallentamento della crescita dei salari, "ma con una disoccupazione attesa molto bassa, al 6,6%, questa dinamica salariale non può essere data per scontata", ha detto Lagarde. Un altro rischio sono i margini di profitto: se dovessero, grazie una ripresa economica, salire di un punto percentuale in più delle stime Bce a fine 2026, l'inflazione sarebbe del 2,7% nel 2025 e del 2,4% nel 2026, quindi superiore al target del 2%. Le attese della Bce, infine, sono che la ripresa della domanda aggregata possa essere soddisfatta aumentando la produttività: ma potrebbe andare diversamente, con un impatto al rialzo sull'inflazione, se "in un nuovo clima geopolitico la perdita di produttività delle imprese europee dovesse rivelarsi parzialmente strutturale

 Per il futuro nessuna certezza 

Ma - ha ammonito la Lagarde - anche in futuro "le nostre decisioni dovranno rimanere legate ai dati" e impostate "riunione dopo riunione in risposta alle nuove informazioni in arrivo. Ciò implica che, anche dopo il primo taglio, non possiamo impegnarci preventivamente su un particolare percorso dei tassi".


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