La Cassazione ha respinto il ricorso, Alfredo Cospito resta al 41bis, rabbia degli anarchici, Nordio, prendiamo atto della decisione

La Cassazione ha respinto il ricorso, Alfredo Cospito resta al 41bis, rabbia degli anarchici, Nordio, prendiamo atto della decisione

La Cassazione ha respinto il ricorso, Alfredo Cospito resta al 41bis, rabbia degli anarchici, Nordio, prendiamo atto della decisione   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


24 febbraio 2023, ore 21:37

La Corte di Cassazione ha rigettato l’istanza della difesa, Alfredo Cospito, in sciopero della fame da quattro mesi resta in regime di 41 bis, proteste degli anarchici, lui, spero che qualcuno dopo di me proseguirà la lotta

Alfredo Cospito, il leader anarchico in carcere in regime di 41 bis in sciopero della fame da quasi quattro mesi resta in regime di carcere duro. Lo hanno deciso i giudici della Cassazione che hanno respinto il ricorso della difesa contro la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma. La decisione è arrivata dopo una lunga camera di consiglio. Intanto l'esponente della Fai, che è ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria all’ospedale San Paolo di Milano, ha annunciato di non voler prendere gli integratori, perché convinto di morire a breve, da quanto trapela, avrebbe detto “Spero che qualcuno dopo di me continuerà la lotta”. La decisione della Corte di Cassazione ha fatto esplodere la rabia degli anarchici che da ore manifestavano con un sit in in Piazza Cavour davanti al Palazzaccio, che era stato presidiato dalle forze dell’ordine con imponenti misure di sicurezza. Appena si è diffusa la notizie si è levato il coro di “Assassini, assassini. Sarete responsabili di tutto quello che succederà", hanno minacciato prima di smantellare il presidio. Per tutto il tempo i manifestanti sono stati monitorati da decine di agenti delle forze dell'ordine, anche in borghese, ma sempre a debita distanza dai manifestanti.

Il parere del difensore di Cospito

Al presidio si è visto anche l'avvocato di Alfredo Cospito, Flavio Rossi Albertini, che ha definito la decisione della Cassazione una sconfitta del diritto. "Dopo la lettura della requisitoria del procuratore generale Gaeta pensavamo che il diritto potesse tornare ad illuminare questa buia vicenda. Ma la decisione di questa sera dimostra che ci sbagliavamo. Leggendo i pareri favorevoli della Dnaa, Dda e Dap inviati al Ministro – ha aggiunto - avevamo capito che la decisione ministeriale fosse stata politica e non giuridica". Ora bisognera' capire quali saranno le sue prossime mosse considerando che anche il Comitato di bioetica - al quale si era rivolto il ministro della Giustizia Carlo Nordio proprio per avere un parere sulla possibilita' di intervenire con la nutrizione forzata nel caso le condizioni dell'anarchico dovessero peggiorare - ha preso ancora tempo.

Le dichiarazioni

"Prendiamo atto della decisione della Corte di Cassazione. Come più volte illustrato in Parlamento, essa attiene al procedimento giurisdizionale di competenza esclusiva della magistratura nella sua piena autonomia e indipendenza" ha dichiarato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio sulla decisione della Cassazione che ha respinto il ricorso della difesa di Alfredo Cospito contro il 41 bis. "Le intimidazioni e le violenze non piegano lo Stato: Cospito rimane, correttamente, in regime di 41 bis. La Cassazione ha scritto la pagina definitiva” dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d'Italia e Sottosegretario alla Giustizia. Esulta Matteo Salvini "Non saranno violenza e minacce a cambiare leggi e sentenze", mentre per l'Allenza Verdi e Sinistra si tratta di una "decisione molto dura di cui prendiamo atto in attesa delle motivazioni". "Cospito resta al 41 bis? Quello lo decide la magistratura, non posso mica decidere io o la politica, ci sono gli organi competenti per deciderlo” ha detto invece il candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini.


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