La Flotilla continua il suo viaggio verso Gaza nonostante gli ammonimenti. Trump tratta con Netanyahu per la pace
La Flotilla continua il suo viaggio verso Gaza nonostante gli ammonimenti. Trump tratta con Netanyahu per la pace Photo Credit: ANSA
29 settembre 2025, ore 14:45
Il Gps punta verso la Striscia. 44 navi che non si lasciano spaventare dalle conseguenze paventate dal Governo italiano né scoraggiare dagli appelli delle istituzioni. Intanto, negli Usa si continua a trattare per la pace
IN MARE
Rifiuto e vado avanti. Continua a essere questa la posizione della flotilla in navigazione verso Gaza, nonostante le difficoltà. A causa di alcuni danni a une delle imbarcazioni, la flotta fa sapere che raggiungeranno Gaza tra 4 giorni. Intanto arrivano gli appelli dei ministri italiani. Il responsabile della difesa, Crosetto, dopo aver incontrato Maria Elena Delia, la portavoce italiana della Global Sumud, ha ribadito la pericolosità della missione mettendo in evidenza i rischi elevati e irrazionali che corre il naviglio proseguendo la propria rotta verso la Striscia con l’intento di forzare il blocco navale posto da Israele. E sui corridoi umanitari chiesti dagli attivisti aggiunge: 'per aiutare Gaza ci sono canali già attivi'. Sulla stessa linea il ministro degli esteri, Tajani, che ha ribadito l’impossibilità del governo di proteggere le imbarcazioni oltre il confine delle acque internazionali. Delia, intanto, accusa l’Italia di essersi appropriato della proposta del cardinale Pizzaballa, che si è offerto come intermediario per la consegna del carico alla popolazione di Gaza, sottolineando, anche, che lo scopo della missione è anche quello di rompere il blocco navale imposto dallo Stato ebraico. Poi, la rappresentante italiana della ONG ha aggiunto di confidare ancora che qualcuno dica a Israele che questa è una missione pacifica e come tale deve essere trattata. Intanto barra al centro e vento in poppa
SUI TAVOLI
Dall’altra parte dell’oceano si continua a trattare. Lo stop alle ostilità potrebbe essere vicino, ha annunciato il presidente americano Trump, con un occhio che punta diritto a Oslo, dove tra poco verrà assegnato il Nobel per la pace. Sul tavolo dell’incontro di oggi tra il Tycoon e il premier israeliano Netanyahu, c’è il piano di Washington in 21 punti per la cessazione della guerra nella Striscia. Bibi, il leader di Tel Aviv, è stretto tra le pressioni statunitensi perché accetti l’accordo e quelle dei suoi alleati oltranzisti, appoggio fondamentale per il Governo, che spingono per l’annessione di Gaza e parte della Cisgiordania. In sostanza il contrario di quello che propone il piano Trump che prevede il ritiro graduale dell'esercito dalla Striscia il disarmo di Hamas e, soprattutto, il rilascio degli ostaggi, vivi e morti, in 48 ore. E mentre si discute sulla terra ferma, in mare si naviga verso l’enclave Palestinese tra mille pericoli e richieste di fermarsi
