La Francia , appello della nonna di Nahel a cessare le violenze, riunione all’Eliseo, Marcron ribadisce la fermezza

La Francia , appello della nonna di Nahel a cessare le violenze, riunione all’Eliseo, Marcron ribadisce la fermezza

La Francia , appello della nonna di Nahel a cessare le violenze, riunione all’Eliseo, Marcron ribadisce la fermezza   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


02 luglio 2023, ore 22:17 , agg. alle 23:40

Continuano le violenze in Francia dopo la morte di Nahel, il giovane ucciso da un poliziotto, oggi l’appello della nonna della vittima a fermare la protesta, che nel frattempo si è estesa anche a Belgio e Svizzera, l’Italia monitora la situazione

Emmanuel Macron ha convocato all’Eliseo il presidente del Consiglio, il ministro dell'Interno e il guardasigilli per fare il punto sulle violenze in corso nel Paese. Una lunga riunione durata due ore e 30 minuti per mettere a punto una strategia per fermare le violenze. Alla fine non è stata fatta alcuna comunicazione alla stampa. Da fonti di stampa d'oltralpe emerge che il presidente della Repubblica francese, avrebbe chiesto ai suoi ministri e al premier Elisabeth Borne di fare "tutto il possibile per ristabilire l'ordine e garantire un ritorno alla calma". La scorsa notte è stata anche più tranquilla rispetto alle precedenti, perché il ministro dell’Interno ha schierato 45mila poliziotti nelle città. Cosa che si ripeterà questa sera. Non sono mancati però episodi di violenza come la vettura in corsa che è stata lanciata contro l’abitazione del sindaco di L'Haÿ-les-Rose, alle porte di Parigi. Sua moglie e uno dei suoi due figli piccoli sono rimasti feriti. La premier Borne ha condannato come un “fatto intollerabile” questo attacco. La notte tra venerdì e sabato, si p intanto saputo, qualcuno ha aperto il fuoco contro un poliziotto, che fortunatamente si è salvato perché indossava il giubbotto antiproiettile. L’episodio è avvenuto a Nîmes. Oggi la procuratrice della Repubblica, Cecile Gensac ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio. 


L’appello della nonna di Nahel

"Fermatevi, non distruggete". È l’appello lanciato dalla nonna di Nahel, il giovane ucciso martedì scorso da un poliziotto a Nanterre. Un invito alla calma dopo la quinta notte consecutiva di disordini in molte città della Francia per protesta contro la morte del nipote. "Alla gente che sta distruggendo tutto, io dico che non rompano le vetrine, che non distruggano le scuole, gli autobus. Fermatevi, sono delle mamme che prendono l'autobus, ci sono delle mamme per la strada", ha concluso il suo appello raccolto dalla Tv BFM TV.

La protesta si estende

La protesta cominciata in Francia dopo l'uccisione di Nahel si estende anche in Belgio. Nelle ultime 24 ore 34 persone sono state fermate a Bruxelles, di cui 31 sono minorenni. Nella tarda serata di ieri un gruppo di persone si è radunato nella piazza di Louise, di fronte al Palais de Justice, nel tentativo di "turbare l'ordine pubblico". La notte tra giovedì e venerdì, per la prima volta, le proteste dalla Francia si erano estese anche al Belgio e la polizia aveva fermato 94 persone. La protesta francese ha contagiato anche la Svizzera. La scorsa notte disordini sono stati segnalati a Losanna. Circa 200 persone hanno affrontato la polizia in assetto antisommossa. Nessun allarmismo in Italia. Gli apparati di sicurezza italiani stanno comunque monitorando il rischio contagio che arriva da Oltralpe. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di un evento ha detto che occorre affrontare il tema delle disuguaglianze. L'Italia è molto vicina a Parigi, ha poi sottolineato, aggiungendo che l'Unione europea deve occuparsi seriamente del problema.


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