La guerra dei libri in Vaticano, uscito "Che cos'e' il cristianesimo" il libro postumo di Ratzinger

La guerra dei libri in Vaticano, uscito "Che cos'e' il cristianesimo" il libro postumo di Ratzinger

La guerra dei libri in Vaticano, uscito "Che cos'e' il cristianesimo" il libro postumo di Ratzinger   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


22 gennaio 2023, ore 08:00

Esce il libro postumo di Papa Benedetto XVI, "Che cos'e' il cristianesimo", Ratzinger scrive “Contro me una furia” poi denuncia “Nei seminari club gay”, intanto Papa Francesco condanna le calunnie

In Vaticano è scoppiata una guerra, le armi sono i libri. Non bastassero i corvi, gli infedeli, i vatileaks del passato, o le accuse nei processi, come quello che da mesi si sta svolgendo per la gestione dei fondi della Santa Sede, oggi le fazioni interne alla Chiesa cattolica si fronteggiano a colpi di libri. L'ala più distante da Papa Francesco è già uscita allo scoperto con due volumi, prima quello di monsignor Georg Gaenswein e poi quello che sarà in libreria nei prossimi giorni con le accuse del cardinale Gerhard Mueller. In tutto questo c’è anche il lungo post contro Francesco attribuito al cardinale George Pell. Scritto la scorsa primavera con lo pseudonimo di Demos, dopo la sua morte è stato detto che l'autore era lui. In tutti questi casi i giudizi per il pontificato di Bergoglio sono durissimi. Ora arriva il libro postumo di Papa Benedetto XVI: "Che cos'e' il cristianesimo".


Il libro di Benedetto XVI

Il volume postumo di Papa Ratzinger raccoglie scritti editi ed inediti del periodo in cui è stato Papa emerito. "Che cos'e' il cristianesimo" (edito da Mondadori) è stato curato da due fedelissimi di Ratzinger: il teologo Elio Guerriero e il segretario Gaenswein. Dalle pagine emerge una Chiesa profondamente divisa. E' lo stesso Benedetto, in una lettera a Guerriero, a chiedere che questo volume esca solo dopo la sua morte. "Da parte mia, in vita, non voglio piu' pubblicare nulla, dice probabilmente riferendosi all'incidente del libro scritto insieme al cardinale Robert Sarah. La furia dei circoli a me contrari in Germania è talmente forte che l'apparizione di ogni mia parola subito provoca da parte loro un vociare assassino. Voglio risparmiare questo a me stesso e alla cristianità", sono le parole postume di Ratzinger. Dal libero emerge anche il suo sentimento al momento delle dimissioni. Molti hanno parlato di serenità ma Ratzinger fa sapere che era "troppo esausto" e per questo non aveva piani per ciò che avrei fatto "nella nuova situazione". Ma successivamente riprende i suoi scritti di teologia. Benedetto XVI parla degli abusi e del "collasso" nella formazione dei sacerdoti. Poi punta l'indice su alcune situazioni particolari, soprattutto negli Stati Uniti, dai "club omosessuali" in certi seminari ai vescovi che consentono agli stessi seminaristi di vedere film pornografici, "presumibilmente con l'intento di renderli in tal modo capaci di resistere contro un comportamento contrario alla fede", scrive Ratzinger non senza un filo di ironia. Infine il rammarico perché "in non pochi seminari, studenti sorpresi a leggere i miei libri venivano considerati non idonei al sacerdozio. I miei libri venivano celati come letteratura dannosa e venivano per così dire letti solo di nascosto".


Papa Francesco contro le calunnie

"A volte basta una parola per ferire o uccidere un fratello o una sorella. Pensiamo alla calunnia". Papa parla così contro chi decide di "distruggere" gli altri con "il chiacchiericcio". Lo ha detto ieri nel corso di una udienza ad una associazione di mutilati e il Pontefice si e' affrettato a precisare che non parlava di loro ma si riferiva in generale ad altri contesti dove "il chiacchiericcio è così usuale, e' pane di ogni giorno, e fa tanto male, distrugge". E non si può non fare una associazione con i veleni che in queste settimane sono esplosi in Vaticano. E anche quel ringraziamento per "il sostegno nella preghiera", che sempre il Papa ripete nelle sue udienze, in questi giorni sembra assumere una valenza attuale. "Davvero ne ho bisogno - ha detto Francesco nella stessa udienza riferendosi alle preghiere per lui - questo lavoro non è facile. Grazie della vostra preghiera, è il più bel regalo che potete farmi".


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