La Lazio vince contro il Sassuolo e frena (per 24 ore) la festa scudetto del Napoli

La Lazio vince contro il Sassuolo e frena (per 24 ore) la festa scudetto del Napoli

La Lazio vince contro il Sassuolo e frena (per 24 ore) la festa scudetto del Napoli   Photo Credit: Fotogramma.it


03 maggio 2023, ore 23:20

La Lazio ha battuto 2-0 il Sassuolo, rimandando di fatto la festa scudetto del Napoli. Verona-Inter, è terminata 0-6, Milan-Cremonese e Monza-Roma, sono finite entrambe 1-1. Juventus-Lecce è terminata 2-1, Atalanta-Spezia, 3-2, Salernitana-Fiorentina, 3-3 e Sampdoria-Torino, 0-2

LA LAZIO VINCE, IL NAPOLI A 1 PUNTO DALLO SCUDETTO

Lo scudetto del Napoli può attendere. La Lazio batte 2-0 il Sassuolo all'Olimpico e rinvia ancora la festa dei tifosi partenonopei. Ora alla squadra di Spalletti serve fare almeno un punto domani sera in casa dell'Udinese. Sara' dunque un'altra notte di attesa per Napoli, e per le migliaia di tifosi attesi al Maradona per seguire dai maxischermi la partita del Friuli. Ci saranno altri match point (nella peggiore delle ipotesi, basterebbe anche che la Lazio sabato non vincesse in casa del Milan), ma quel "ce lo gustiamo chiano chiano..." di Spalletti comincia a comprimere la festa. Insomma, il turno infrasettimanale prima di Udinese-Napoli e' servito soprattutto in chiave Champions. La Lazio con la vittoria firmata dal gol di Felipe Anderson nel primo tempo (dopo quello di Immobile prima convalidato al Var e poi annullato da una nuova visione video) e di Basic nel finale, conserva il secondo posto e risponde alle insidie Juve, che ritrova Vlahovic e battendo 2-1 il Lecce resta un punto sotto Sarri.

LA SESTINA DELL’INTER

La giornata in chiave Champions (e non solo come corsa per un posto in Europa del prossimo anno), sorride soprattutto all'Inter, che vince 6-0 a Verona e scavalca Milan e Roma. Frena invece a San Siro la squadra di Pioli che rischia di perdere per il gol della Cremonese di Okereke e la pareggia all'ultimo con Messias. L'Inter a 60 punti allunga su Atalanta, Milan e Roma, a 58. La fiammata che conferma lo stato di grazia della squadra di Inzaghi (un avvertimento al Milan per la semifinale Champions) è in 7', tra 31' e 38' del primo tempo: D'Ambrosio con deviazione di Gaich, Chalanoglu e Dzeko si prendono la partita. Ad arrotondare il risultato nella ripresa Lautaro. Dzeko e ancora Lautaro. Il Verona resta inchiodato al terzultimo posto, e puo' consolarsi solo con la contemporanea sconfitta dello Spezia.

PAREGGIANO MILAN E ROMA

A San Siro, un gol annullato a Salemakers, le occasioni sprecate da De Ketelaere e Diaz, poi Okereke punisce il Milan, che la recupera solo nel finale. Fa 1-1 anche una Roma incerottata, che prova a vincere a Monza, passa in vantaggio con El Shaarawy su errore di Di Gregorio e poi e' raggiunta da un gran gol di Caldirola.

JUVE, CON IL LECCE RITROVA VLAHOVIC E I 3 PUNTI

La Juventus ritrova i tre punti dopo un mese: Paredes trova la prima rete italiana, Vlahovic interrompe il digiuno che in campionato durava da febbraio, Allegri torna ad esultare. Il Lecce esce a testa alta dallo Stadium, con Ceesay che ha fatto tremare i padroni di casa. La Juve ritrova una vittoria che in campionato mancava dal primo aprile e scavalca la Lazio al secondo posto, aspettando i biancocelesti contro il Sassuolo.

ATALANTA VITTORIA DA EUROPA, SPEZIA NEI GUAI

Un gol per parte nel primo tempo, ben due contro uno nella ripresa. E all'Atalanta, tenuta sul pezzo fino alla fine dallo Spezia, non è bastata nemmeno la sfuriata Zappacosta-Muriel tra 3' e 9' della ripresa per mettere in ghiaccio anzitempo l'incrocio pericoloso tra Europa e salvezza, riaperto dal sinistro di Bourabia (64') a rimorchio di Shomurodov, borseggiatore nell'occasione dell'imbambolato Toloi. Finisce 3-2 per i nerazzurri.

IL TORINO VINCE FACILE, SAMP RASSEGNATA

Tutto facile per il Torino, finisce 2-0 al Ferraris contro una Sampdoria ormai rassegnata alla serie B: manca solo la matematica a decretare la retrocessione. Segna Buongiorno nel primo tempo in una frazione in pieno controllo granata, poi in pieno recupero il bis di Pellegri. L'ex genoano, segna sotto la Gradinata sud, cuore del tifo blucerchiato, e porta le mani alle orecchie: si scatena la reazione della Sampdoria, espulso dalla panchina Amione. Pellegri chiede subito scusa ma serve tempo all'arbitro Camplone per riportare la quiete, mentre lo stadio fischia l'autore del gol. Nel mondo blucerchiato la testa è soprattutto a quello che succederà fuori dal campo, così prima del fischio d'inizio ina Gradinata Sud compare lo striscione "Giù le mani dalla Samp" con squadra e Stankovic con le braccia alzate davanti alla scritta. Poi mentre i giocatori si allontanano cori contro Massimo Ferrero, colpevole, secondo i tifosi, di far rischiare il fallimento al club. Il dramma blucerchiato si contrappone alla voglia del Torino di chiudere bene il campionato.

DIA NON BASTA ALLA SALERNITANA, CON LA FIORENTINA È 3-3

Festival del gol allo stadio Arechi dove Salernitana e Fiorentina realizzano un pirotecnico 3-3. Sousa, squalificato e sostituito in panchina dal vice Sánchez Lladò, cambia leggermente assetto, schierando la Salernitana con il 3-5-2: Maggiore, tornato dal 1' al pari di Lovato, Bohinen e Botheim, si posiziona nel ruolo di mezzala destra, mentre l'attaccante norvegese fa coppia con Dia. La Fiorentina risponde con il consueto 4-2-3-1 con Castrovilli unica novità.


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