La Norvegia denuncia 23 vittime legate alla somministrazione del vaccino Pfizer-Biontech

La Norvegia denuncia 23 vittime legate alla somministrazione del vaccino Pfizer-Biontech

La Norvegia denuncia 23 vittime legate alla somministrazione del vaccino Pfizer-Biontech


16 gennaio 2021, ore 16:00
agg. 18 gennaio 2021, ore 15:10

La Pfizer intanto ha messo a punto un piano per ovviare ai ritardi nella distribuzione

Il caso Norvegia

In Norvegia, secondo l'Agenzia del Farmaco del Paese, 23 persone sono morte per complicazioni dovute agli effetti collaterali del vaccino Pfizer. Le vittime sarebbero soggetti anziani e fragili. Secondo Sigurd Hortemo, medico capo dell'Agenzia, i decessi sarebbero stati dovuti ad alcuni effetti collaterali comuni, come nausea e febbre, che però sarebbero stati in grado di portare alla morte soggetti deboli. Il trial sul vaccino comunque non comprendeva pazienti con malattie acute e instabili e pochi over 85. In Norvegia, dall'inizio della campagna di vaccinazione di massa dello scorso 27 dicembre, più di 25mila persone hanno già ricevuto il farmaco. Le segnalazioni di sospette reazioni avverse, compresa la morte, vengono ricevute quotidianamente e progressivamente valutate. Dopo i decessi, sono state aggiornate le linee guida per la vaccinazione contro Covid-19. L'invito è a valutare con attenzione la vaccinazione in soggetti molto fragili. 


I ritardi della Pfizer

Dopo le notizie di possibili slittamenti nella consegna delle forniture di vaccino Pfizer-Biontech, le due aziende farmaceutiche, una americana e l'altra tedesca, hanno annunciato di aver messo a punto un piano per ridurre a massimo una settimana i ritardi nelle consegne del farmaco nei Paesi dell'Unione Europea, Italia compresa. Inizialmente di pensava a tre-quattro settimane. In un comunicato congiunto si legge che il piano "permetterà di aumentare la capacità di produzione in Europa e di fornire molte più dosi nel secondo trimestre". Pfizer e Biontech hanno assicurato che sarà possibile ritornare al calendario iniziale di distribuzione a partire dalla settimana del 25 gennaio con un aumento delle consegne dal 15 febbraio.  


Vaccini inutilizzabili a Forlì

In Italia è già stato vaccinato un milione di persone con priorità assoluta a tutto il personale sanitario di ospedali e residenze per anziani. Si registrano però alcuni problemi nelle forniture. All'ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì sono andate perse 800 dosi del farmaco a causa di un guasto a un congelatore. L'episodio sarebbe accaduto nella notte tra giovedì e venerdì. In sostanza, nessuno avrebbe messo in sicurezza i vaccini dopo il guasto alla catena di conservazione del freddo. Oggi  i Carabinieri del Nas di Bologna hanno effettuato un sopralluogo nell'ospedale e ora sono in corso le indagini. 


In Gran Bretagna vaccinazioni a suon di musica

La cattedrale di Salisbury, in Inghilterra, è stata scelta per vaccinare persone sopra gli 80 anni. Gli anziani riceveranno il farmaco in un ambiente sicuramente molto particolare e accompagnati da buona musica. Secondo quanto ha riferito il quotidiano Guardian online, i medici di base della zona, hanno invitato un gruppo di pazienti a farsi vaccinare nell'edificio di culto, costruito 800 anni fa. La cattedrale ha organizzato un programma di musica che possa rilassare. I brani verranno suonati dallo storico organo, risalente al diciannovesimo secolo. "Siamo orgogliosi di fare la nostra parte nel programma di vaccinazione salvavita, che offre una vera speranza in questi tempi difficili", ha detto Nicholas Papadopulos, il decano di Salisbury. "Il personale del servizio sanitario nazionale e i pazienti riceveranno un caloroso benvenuto nella cattedrale e li accoglieremo con le nostre preghiere", ha aggiunto il religioso. 



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