La Russia sospende il trattato sul nucleare con gli USA e il decreto sulla sovranità della Moldavia

La Russia sospende il trattato sul nucleare con gli USA e il decreto sulla sovranità della Moldavia

La Russia sospende il trattato sul nucleare con gli USA e il decreto sulla sovranità della Moldavia   Photo Credit: agenziafotogramma.it


22 febbraio 2023, ore 15:11

Nelle scorse ore il presidente russo ha parlato di fronte all'Assemblea federale di Mosca, il tutto mentre Giorgia Meloni era a Kiev

Poche ore al primo anniversario dell'invasione russa in Ucraina. Quella che Vladimir Putin continua a definire "operazione militare speciale" e a cui non intende porre fine, come ribadito di ieri di fronte ai membri dell'Assemblea federale di Mosca. Un discorso in cui il presidente russo ha annunciato la sospensione del trattato New start firmato insieme agli Stati uniti per la riduzione dei rispettivi arsenali nucleari, decisione ratificata in mattinata dalla Duma. Non solo: in queste ore Mosca avrebbe anche sospeso un decreto di più di dieci anni fa in cui veniva sostenuta seppure in parte la sovranità della Moldavia nell'ambito delle politiche sul futuro della Transnistria, la regione separatista del Paese al confine con l'Ucraina sostenuta da Mosca e in cui sono stanziate truppe dell'esercito russo.

Guerra nucleare inammissibile

Rispetto alla sospensione del trattato New start, Vladimir Putin si è detto aperto a tornare indietro qualora Washington si impegnasse per una de-escalation, ma non solo. Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev la sospensione sarebbe dovuta anche alla necessità da parte di Mosca di includere nel trattato anche gli arsenali nucleari strategici di Gran Bretagna e Francia. Medvedev è tornato a parlare anche dell'andamento del conflitto, dichiarando che “la Russia sarà fatta a pezzi se interromperà l’invasione in Ucraina senza vincere e che la guerra finirà se gli Stati Uniti smetteranno di fornire armi a Kiev”. Resta però una condizione, secondo il viceministro degli Esteri Serghei Ryabkov, ossia quella per cui per la Russia una guerra nucleare rimane "inammissibile".

Il ruolo della Cina

Dopo aver incontrato i leader europei, il capo della diplomazia cinese Wang Yi è in queste ore a Mosca per un colloquio con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e con il presidente Vladimir Putin. Wang Yi ha ribadito che la Cina rimane "impegnata a sviluppare le relazioni con la Russia nonostante la situazione instabile nel mondo", mentre Lavrov ha dichiarato che Mosca e Pechino stanno "dimostrando coesione nel rispetto della legge internazionale e del ruolo centrale dell’ONU”. Nelle scorse settimane era stato lo stesso inviato di Xi Jinping ad annunciare un'iniziativa di Pechino a sostegno della pace. Dopo l'incontro di queste ore a Mosca, Wang Yi ha affermato che sotto la guida strategica del presidente cinese Xi e del russo  Putin, il rapporto tra i due paesi "continua a funzionare ad alto livello", e che la Cina insisterà nel promuovere una strategia "aperta di mutuo vantaggio e situazione vantaggiosa per tutti", dal momento che Pechino è disposta a mantenere il buono sviluppo del nuovo tipo di relazioni di grande potenza con la Russia indipendentemente dalla situazione internazionale.


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