La scuola in ordine sparso, il rientro in classe non è per tutti, in DAD più di 3,6% milioni di alunni

La scuola in ordine sparso, il rientro in classe non è per tutti,  in DAD più di 3,6% milioni di alunni

La scuola in ordine sparso, il rientro in classe non è per tutti, in DAD più di 3,6% milioni di alunni


10 gennaio 2021, ore 19:20 , agg. alle 16:14

Il ministro dell’Istruzione Azzolina, i ragazzi devono stare in DAD, possono andare a fare l’aperitivo , ma non possono andare in classe con le mascherine e banchi separati

Rientro in classe lunedì 11, oltre che per i 5 milioni di studenti italiani delle materne, elementari e medie già tornati sui banchi lo scorso giovedì 7 gennaio, anche per i ragazzi delle superiori in Toscana (si tratta di 166 mila alunni) e in Abruzzo (56.600) e in Valle D'Aosta. Si alterneranno a scuola e in DAD in base alla percentuale stabilita del 50%. A questi vanno aggiunti i bambini delle prime due classi delle elementari che torneranno anche loro in presenza in Campania. In Trentino Alto Adige già dal 7 gennaio tutti gli alunni dalle materne alle superiori sono rientrati in classe. Nelle altre regioni il rientro dei ragazzi delle superiori è posticipato con date differenziate . Dal 18 gennaio (Piemonte, Lazio, Liguria, Molise, Puglia) dal 1 febbraio (Marche, Calabria, Basilicata, Sardegna, Sicilia, Veneto, Friuli Venezia Giulia). Il 25 gennaio toccherà invece ai ragazzi delle superiori in Emilia Romagna, Campania, Lombardia e Umbria. Fa storia a sé la Sicilia, il presidente della regione Musumeci ha disposto infatti il rientro il 1 febbraio per gli studenti delle superiori e il 18 gennaio per quelli del primo ciclo.

In dad, per periodi variabili, il 43% degli alunni

Secondo i calcoli svolti da “Tuttoscuola”, su un totale di poco meno di 8,5 milioni di alunni delle scuole statali e paritarie, poco meno del 57% seguirà le attività didattiche in presenza, mentre il restante 43% sarà in DAD. A scuola saranno presenti complessivamente poco meno di 4,8 milioni di alunni, mentre oltre 3,6 milioni seguiranno le attività da casa in DAD per pochi o tanti giorni, in base alle diverse ordinanze disposte dalle Regioni, che possono decidere in autonomia sul tema.

Le proteste, a Milano, già andate in scena, e Roma

Davanti all'ufficio scolastico regionale a Milano si è già svolta domenica la protesta di Rete studenti che chiede , ancora una volta, il ritorno a scuola. Su Instagram l’organismo scrive: "Avevamo con noi dei cartelli con i titoli di giornale degli ultimi mesi che dimostrano come tutte le promesse che ci avevano fatto riguardo la riapertura delle scuole sono sempre andate in fumo. Siamo stufi e stufe di essere presi in giro, di essere illusi/e, di sentirci abbandonati/e!". Mobilitazione lunedì a Roma per il ritorno in classe. Dalle 9 saranno svolte una serie di lezioni en plein air davanti a istituti superiori chiusi dalla decisione della regione Lazio del ritorno in classe il 18 gennaio salvo ulteriori slittamenti. La Rete degli studenti medi ha anche in programma un presidio simbolico davanti alla Prefettura.

Sfogo del ministro Azzolina al Corriere della Sera 

Senza la scuola non c'è crescita, aumentano le disuguaglianze, si blocca l'ascensore sociale. E a pagare sono sempre i piu'deboli'. Il ministro Azzolina dell’Istruzione spiega: "ho fatto tutto quello che potevo 'ma molte Regioni si sono sfilate'. E chiede le si dica perché "dove è quasi tutto aperto, gli studenti al pomeriggio possono andare a prendere l'aperitivo, mentre non possono andare in classe con la mascherina, l'igienizzante e i banchi separati. Il punto è culturale, non sanitario".


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