La sentenza che abolisce l’aborto dilania gli Usa. E l’Italia si schiera (quasi) tutta contro

La sentenza che abolisce l’aborto dilania gli Usa. E l’Italia si schiera (quasi) tutta contro

La sentenza che abolisce l’aborto dilania gli Usa. E l’Italia si schiera (quasi) tutta contro


25 giugno 2022, ore 14:00 , agg. alle 14:10

Le lancette dell’orologio riportate indietro di mezzo secolo riempiono di proteste le piazze delle maggiori città americane. E provocano un’ondata di indignazione nel nostro Paese

Mentre proseguono le proteste nelle maggiori città Usa, lo sdegno e anche la chiamata in difesa dei diritti delle donne agitano la politica italiana. La Corte suprema ha abolito la sentenza che nel 1973 aveva legalizzato l'aborto negli Usa. Nei prossimi 30 giorni si calcola che almeno 14 di loro a guida repubblicana, che avevano già varato dure restrizioni, avranno bandito l'aborto. Per il presidente degli Stati Uniti Biden è “un giorno triste per l'America, un tragico errore”. Il capo della Casa Bianca ha promesso che sarà garantito l'accesso alla pillola abortiva. In Italia intanto cresce il coro di sdegno e dissenso, con una sola voce fuori dal coro, quella del senatore leghista Simone Pillon, che invece esulta e spera in una "brezza leggera del diritto alla vita di ogni bambino anche in Europa e in Italia".

LE REAZIONI IN ITALIA

C’è la forte condanna per “una decisione sconcertante” nelle parole del segretario del Pd Enrico Letta ma anche la convinzione che la sentenza non avrà ripercussioni sull’Europa e l’Italia. "La corte è stata cambiata profondamente da Trump, che ha immesso tre giudici con un furore ideologico che si è visto dal fatto che contemporaneamente ha deciso di dire no alle donne e sì alle armi. Francamente una scelta sconcertante che non aveva nessuna motivazione, che riporterà tensioni fortissime negli Stati Uniti, ma è una scelta americana che non ha nessun effetto in Europa e non avrà nessuna conseguenza in Italia", ha detto Letta. Tuttavia sempre dai democratici Barbara Pollastrini chiama alla mobilitazione di piazza “perchè quando i diritti sono aggrediti la risposta è anche lotta e solidarietà al di la dei confini”. Si dice in difesa della vita, dall’inizio alla fine, il leader della Lega Matteo Salvini, pur tuttavia aggiunge che “quando si parla di aborto l'ultima parola spetta alla donna. Non ad altri". Giorgia Meloni risponde a chi usa “il tema dell’aborto per attaccare Fratelli d'Italia vaneggiando di proposte di abolizione della legge 194” che USA e Italia hanno ordinamenti giuridici profondamente diversi e che non possono essere paragonati. "Negli Stati Uniti saranno i rappresentanti eletti dal popolo, come dice la sentenza della Corte, a decidere. E' un quadro lontano anni luce da quello italiano, nel quale l'interruzione di gravidanza è consentita non in forza di una sentenza ma di una legge votata dal Parlamento. E che consente l'interruzione volontaria di gravidanza a determinate condizioni ed entro un numero di settimane. Scenario molto diverso da quello Usa, nel quale si discute addirittura di aborto al nono mese o a nascita parziale". Per il sottosegretario alla Salute Sileri, la legge 194 non va toccata semmai rafforzata in termini di assistenza e di aiuto. Il ministro delle Politiche agricole Patuanelli chiede di tenere lontane le ideologie estreme “Fuori da Italia e Europa le pulsioni che annullano i diritti delle donne”.

VESCOVI USA, SENTENZA PROFONDAMENTE INCORAGGIANTE

I cardinali Sean O'Malley, arcivescovo di Boston, e Blase Cupich, arcivescovo di Chicago. O'Malley - riferisce Vatican News – hanno parlato di una decisione "profondamente significativa e incoraggiante". Cupich, accogliendo "con favore" la sentenza della Corte Suprema, ha ribadito in uno statement la convinzione della Chiesa cattolica "che ogni vita umana sia sacra, che ogni persona sia fatta a immagine e somiglianza di Dio e che quindi meriti riverenza e protezione".

USA, PROTESTE SI ALLARGANO ANCHE IN TEXAS

Dimostrazioni a Austin, Chicago, Atlanta e Denver mentre il flusso di manifestanti davanti alla Corte Suprema a Washington andava avanti senza sosta. Le proteste contro l'abolizione dell'aborto da parte dei massimi giudici si sono, nella notte italiana, allargate ad altre città degli Stati Uniti. Anche ad Austin, in Texas, uno degli Stati in cui è già in vigore una legge iper restrittiva sull'aborto e che si avvia a vietarlo definitivamente nei prossimi giorni. Al momento tutte le manifestazioni si sono svolte in modo pacifico anche laddove - come nella capitale americana - accanto ai dimostranti pro aborto sono scesi in piazza quelli pro-life che hanno festeggiato la sentenza.


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