La sfida della scacchista senza velo al regime iraniano. Pugno duro di Raisi. Roma convoca l'ambasciatore

La sfida della scacchista senza velo al regime iraniano. Pugno duro di Raisi. Roma convoca l'ambasciatore

La sfida della scacchista senza velo al regime iraniano. Pugno duro di Raisi. Roma convoca l'ambasciatore   Photo Credit: Fotogramma.it


28 dicembre 2022, ore 10:00 , agg. alle 10:19

La sfida al regime di Teheran della campionessa di scacchi iraniana che ha gareggiato al mondiale in Kazakistan senza velo. E il pugno duro di Raisi. Facce della stessa medaglia mentre decine di manifestanti sono nel braccio della morte

La campionessa di scacchi iraniana Sara Khadim al-Sharia ha preso parte al Campionato mondiale in Kazakistan senza indossare l'hijab obbligatorio. La foto della giovane alla scacchiera senza il velo ha fatto il giro del mondo. 'Non mostreremo misericordia ai nemici', ha detto intanto il presidente iraniano Raisi, riferendosi alle proteste nel Paese che ha definito 'un disturbo'. Sarebbero almeno 100 gli iraniani arrestati negli ultimi 100 giorni che devono far fronte ad accuse che comportano la pena di morte, secondo la ong Iran Human Rights con sede a Oslo: 13 di loro sono già nel braccio della morte.

ROMA CONVOCA L'AMBASCIATORE

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani intanto ha convocato per oggi, alle 12, l'ambasciatore iraniano Mohammad Reza Sabouri, accelerando i tempi: il diplomatico di Teheran è soltanto designato perchè non ha ancora presentato le credenziali al Quirinale "ma la gravità della situazione in Iran ha indotto il governo a fare questo passo", ha fatto sapere la Farnesina. Subito dopo il faccia a faccia il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, rilascerà dichiarazioni alla stampa alla Farnesina.

MANIFESTANTI, ABUSI E MOLESTIE SESSUALI DURANTE ARRESTI

Uomini e donne costretti a denudarsi di fronte agli agenti, toccati sui genitali, minacciati di stupro e in alcuni casi, violentati. Sono le storie strazianti raccontate a Iran International da alcuni manifestanti che hanno subito molestie sessuali e violenze mentre erano detenuti dalle forze di sicurezza in Iran. Vittime di sesso maschile e femminile, tra cui alcuni di appena diciotto anni, hanno riferito che la violenza sessuale contro i manifestanti detenuti è piuttosto diffusa. Le loro storie "sono molto difficili da verificare a causa della paura delle vittime di rivelare informazioni personali e di ritorsioni contro di loro e le loro famiglie", sottolinea Iran International.

ONG, 476 MORTI DA INIZIO PROTESTE, 64 ERANO MINORENNI

Sono almeno 476 le persone che hanno perso la vita in Iran da quando, a metà settembre, sono esplose le proteste per la morte di Mahsa Amini, deceduta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale di Teheran con l'accusa di aver indossato male l'hijab. Lo denuncia l'ong Iran Human Rights. Tra le vittime si contano anche 64 minorenni e 34 donne uccise della forze della sicurezza iraniana. L'ong riferisce inoltre che sono almeno un centinaio le persone che rischiano di essere giustiziate, accusate di reati che prevedono la pena di morte o condanne al carcere.


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