La sfida politica tra piazze e tv accende l’ultimo miglio della campagna elettorale

La sfida politica tra piazze e tv accende l’ultimo miglio della campagna elettorale

La sfida politica tra piazze e tv accende l’ultimo miglio della campagna elettorale


18 settembre 2022, ore 18:07 , agg. alle 19:51

Salvini a Pontida e Letta a Monza, il duello si infiamma in Lombardia. Meloni, in tv, replica alle accuse del Pd. + Europa e il flash mob europeista

Una lotta all’ultimo voto si annuncia per i prossimi giorni di campagna elettorale. Salvini a Pontida mette in fila i sei impegni della Lega per il futuro governo, tra cui stop al caro bollette, autonomia, decreti sicurezza e in ultimo promette l’abolizione del Canone Rai. Da Monza, la sfida del Pd, in piazza con 500 sindaci. “Oggi Pontida è diventata provincia dell'Ungheria”, dice Letta che attacca le amicizie di Salvini e Meloni, da Orban a Putin. Ma la leader di Fratelli d’Italia non ci sta “Io non faccio quello che dice Orban, io guardo solo all'interesse nazionale italiano” e sulla Legge 194, sull’aborto, precisa “non la voglio cancellare semmai offrire alle donne un'alternativa”. Renzi torna sul no di Draghi e spiega “dipende da chi fa la domanda, e la persona che può fare la domanda è Sergio Mattarella”. Di Maio da l’affondo agli ex compagni dei 5 stelleVotare Conte è come dare un voto alla Meloni”. Flash mob di +Europa con una maxi bandiera dell'Unione Europea dispiegata in piazza del Pantheon a Roma. Da vero servizio pubblico nelle scorse settimane RTL 102.5, in NON STOP NEWS, ha dato spazio ai leader politici per conoscere i programmi. Lo stesso farà domani e nei prossimi giorni.

MELONI, CONTESTATORI A NOSTRI COMIZI, LAMORGESE SPIEGHI SE SI STA CERCANDO INCIDENTE

Sale la temperatura, quando mancano ormai solo sette giorni all’apertura delle urne, e si riflette in modo plastico dalla polemica sollevata da Giorgia Meloni che a Caserta ha denunciato la sesta incursione in un suo comizio di contestatori ed ha chiamato in causa la ministra dell’interno Lamorgese, responsabile dell’ordine pubblico. “Si sta cercando l’incidente, non consentirò che si rovini la nostra campagna elettorale perché qualcuno non sa fare il suo lavoro” ha aggiunto Meloni.

L’AFFONDO DI RENZI A LETTA

Carico di ironia il leader di Italia Viva definisce il segretario del Pd “stratega raffinatissimo”. "Berlusconi ha proposto la Flat tax, l'aumento delle pensioni, 1 milione di posti di lavoro - ah no, quello li ho fatti io con il Jobs Act - 1 milione di alberi, le dentiere. I numeri del Centrodestra non stanno in piedi. Letta vede la destra promettere di tutto, va al Tg2 e per contenere la vittoria della destra propone di aumentare le tasse. Stratega raffinatissimo'' le parole di Matteo Renzi nel corso di un evento elettorale a Cagliari.

SPERANZA, IMPEGNO SU PIU' RISORSE A SANITA' PUBBLICA

Più risorse per la sanità pubblica: è questo l'impegno indicato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, per la lista Italia democratica e progressista, nella quale è candidato. Lo ha detto lo stesso Speranza nella trasmissione Mezz'ora in più di Rai3. Perché ha aggiunto "di fronte al diritto alla salute non conta quanti soldi hai, non conta di chi sei figlio ne' dove sei nato, ma conta il diritto a essere curato. Per fare questo abbiamo bisogno di più risorse”.

TOTI, NOI MODERATI RIPORTA CENTRO A CONTARE IN POLITICA

"Tra 7 giorni esatti apriranno i seggi e sarete voi a scegliere. C'è chi vi propone una politica delle promesse irrealizzabili o, peggio, che se realizzate danneggerebbero il nostro Paese. E c'è chi continua a proporvi un centrodestra immutabile, uguale da oltre 20 anni, in cui i moderati contano meno a ogni elezione. Poi ci siamo Noi Moderati, l'unica lista in grado di dare di nuovo voce a chi vorrebbe una politica equilibrata, basata su fatti concreti, persone esperte e preparate". Lo scrive sui social Giovanni Toti, di Noi Moderati.

FICO, RDC DA' POTERE CONTRATTUALE A LAVORATORI

Sul reddito di cittadinanza e il salario minimo, come punto centrale del programma M5S, il presidente della Camera Roberto Fico, da Cagliari, osserva: "E' la difesa dei più deboli e di tanti lavoratori che lavorano in modo precario e con stage non retribuiti. Noi dobbiamo parlare di salario minimo a norma di legge e di reddito di cittadinanza che dobbiamo rafforzare da un lato e aumentare le politiche attive del lavoro dall'altro".


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