Laura Pausini, la nomination all'Oscar della canzone Seen-Io sì è dedicata a mio padre

Laura Pausini, la nomination all'Oscar della canzone Seen-Io sì è dedicata a mio padre

Laura Pausini, la nomination all'Oscar della canzone Seen-Io sì è dedicata a mio padre


16 marzo 2021, ore 19:49 , agg. alle 11:46

La cantante ha tenuto una conferenza stampa on line con centinaia di giornalisti e si è commossa

In lacrime in conferenza stampa

Non ha avuto il timore di commuoversi Laura Pausini e, in conferenza stampa video con centinaia di giornalisti, si è lasciata andare alle lacrime. Sicuramente lacrime di felicità dopo aver ricevuto una nomination agli Oscar per la canzone Io sì, colonna sonora del film La vita davanti a sè diretto dal regista Edoardo Ponti e interpretato da Sophia Loren. La candidatura ai più prestigiosi premi del cinema mondiale è arrivata quindici giorni dopo la vittoria ai Golden Globes. Il brano è nato dalla collaborazione con la compositrice statunitense Diane Warren, con la music supervisor Bonnie Greenberg e, per il testo italiano, con Niccolò Agliardi.


Le parole di Laura Pausini

"Questa gioia che sto vivendo è così contrastante con le difficoltà che stiamo vivendo in questo periodo - ha detto Laura Pausini, collegata dalla sua casa romana -. Spero possa essere un regalo per gli italiani, anche per chi non mi segue. È un riconoscimento che va oltre il mio nome. Per me è un onore da italiana portare l'Italia agli Oscar. Farò il meglio per rendervi orgogliosi". Laura Pausini in passato ha già vinto un Grammy Award e quattro Latin Grammy Awards. Nel 1993 il trionfo che la lanciò, quella al Festival di Sanremo. "Da allora continuo a chiedermi: perché io? Perché a me? Ma non mi sono mai accontentata, rimboccandomi le maniche e lavorando duro. A lungo ho pensato fosse fortuna, ma non si può avere fortuna per 28 anni di fila. Tempo fa sono andata anche da uno psicologo perché mi sentivo in colpa per il successo, alla fine ho capito che è la mia voce a unire. Ma la paura di sentirmi speciale rimane. O piango sempre o mi sento una merda: vi posso piacere o no, ma sono così. Ciò che sento - ha continuato la cantante -, e che ho sentito anche con il Golden Globe, è talmente più grande di quello che ho sognato nella mia vita, che non so come affrontarlo. Mi sento così piccola, ma è mio dovere non arrendermi. Sono molto impaurita: eppure tutti i traguardi raggiunti mi hanno dato la voglia di spingere sul mio acceleratore interno per vedere se mi merito davvero quello che ho".


La dedica al padre

Laura Pausini ha voluto dedicare la nomination agli Oscar a suo padre, che le fece muovere i primi passi nel canto al pianobar. "Il discorso l'ho già scritto - svela -. Lui non mi ha mai spinto a cantare, ha aspettato che la richiesta arrivasse da me. L'unica cosa che mi ha sempre detto è che i miei sogni erano troppo piccoli: ma chi si immaginava di andare a Sanremo da Solarolo? Il termine di paragone rimane sempre il festival: tutto è partito da lì ed è il palco che mi emoziona sempre di più, per me è tutto. Sono più tranquilla a parlare con Beyoncé che con Pippo Baudo". 

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