Le star del mondo dello spettacolo italiano danno il buon esempio e dicono sì al vaccino contro il coronavirus

Le star del mondo dello spettacolo italiano danno il buon esempio e dicono sì al vaccino contro il coronavirus

Le star del mondo dello spettacolo italiano danno il buon esempio e dicono sì al vaccino contro il coronavirus


28 dicembre 2020, ore 11:11 , agg. alle 06:12

Da Roberto Bolle a Renzo Arbore, da Alessandro Gassmann a Lino Banfi, attori e personaggi del mondo dello spettacolo hanno dichiarato nelle ultime ore di essere disposti a farsi vaccinare contro il Covid

Il vaccino contro il Covid 19 piace alle star del mondo dello spettacolo e della cultura che, ieri, nel giorno in cui è partita la campagna internazionale hanno sposato immediatamente la causa, rilasciando dichiarazioni e messaggi via social a favore della vaccinazione. L’ètoile Roberto Bolle, ospite in tv, ieri nel corso di Domenica In, ha dichiarato che appena possibile, si sottoporrà al vaccino: "Credo sia essenziale che ognuno di noi faccia la sua parte – ha dichiarato - abbiamo alle spalle un anno molto duro e ancora davanti a noi dei mesi altrettanto difficili, di transizione”; il celebre ballerino ha esortato a “fare ognuno, la sua parte”, per riuscire a tornare il prima possibile a una vita normale. Sì al vaccino anche da Renzo Arbore che ha dichiarato di non avere dubbi e di essere pronto, "un po' per l'età che mi porta saggezza sulle questioni di salute, un po' perché' sono figlio di medico, sarò tra i primi a fare il vaccino, quando toccherà a me", ha dichiarato.

Il mondo del cinema a favore del vaccino

Già nei giorni scorsi, volti celebri del grande schermo, come Alessandro Gassmann, hanno dichiarato la loro disponibilità a vaccinarsi e hanno fatto appello a fare altrettanto; dai registi Ferzan Ozpetek e Paolo Sorrentino, la stessa opinione: il cineasta di origini turche, che ha diretto capolavori come Le fate ignoranti, Saturno contro, Mine vaganti e Napoli velata e che ad aprile scorso, nei primi mesi del dramma coronavirus lanciò l'idea di una Giornata dei Camici Bianchi dedicata agli uomini e le donne che sono da quasi un anno, in prima linea nella lotta alla pandemia, ha dichiarato: "Io mi vaccinerò e spero che tutti gli italiani facciano la mia stessa scelta", spiegando che il vaccino non cancellerà subito tutti i problemi ma certamente aiuterà a risolverne molti. Il regista premio Oscar, Paolo Sorrentino ha spiegato di volersi vaccinare il prima possibile, “perché non c'è nulla di più indispensabile per un essere umano della salute e della libertà. E il vaccino è la nostra speranza per ritrovare entrambe", ha dichiarato. Carlo Verdone, attore e regista romano ha sottolineato che “Il vaccino è l'unico rimedio che abbiamo. È importante per tornare alla vita normale''. Nel giorno del Vax Day, Verdone ha riconosciuto che siamo all’inizio, ma solo vaccinandoci tutti, “potremo tornare a ridere con leggerezza'', ha aggiunto. Il comico pugliese Lino Banfi, l’anno scorso testimonial della campagna di vaccinazione anti-influenzale, ha ribadito l’importanza della vaccinazione contro il Covid:Se fosse per me mi vaccinerei anche subito, anche pubblicamente se fosse utile a convincere qualcuno", ha dichiarato l’attore all’agenzia Ansa- “Aspetterò il mio turno anche se avendo 84 anni non credo dovrò aspettare molto”, ha aggiunto ricordando poi: ”Nella mia vita ho fatto tutti i vaccini possibili, da anni mi vaccino contro l'influenza e contro la polmonite".

Quando il vip fa da testimonial: nel 1956 Elvis Presley si vaccinò in diretta negli Usa contro la poliomelite

Correva l’anno 1956 e per dare una forte spinta alla campagna vaccinale anti-polio, gli Stati Uniti scelsero la star più ribelle, il re del rock and roll, Elvis Presley: il celebre cantante si sottopose all’iniezione del vaccino Salk per convincere la popolazione dell’efficacia del dispositivo. In Gran Bretagna dove la somministrazione del vaccino anti-Covid è cominciata in anticipo, uno dei primissimi vaccinati è stato l’attore Ian Mc Kellen, il Gandalf del Signore degli Anelli, a 81 anni. Ha definito il vaccino “un amico”.


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