Lega, Salvini prova a stoppare le polemiche su Vannacci: “Il fascismo è stato sconfitto dalla storia”

Lega, Salvini prova a stoppare le polemiche su Vannacci: “Il fascismo è stato sconfitto dalla storia”

Lega, Salvini prova a stoppare le polemiche su Vannacci: “Il fascismo è stato sconfitto dalla storia”   Photo Credit: AnsaFoto.it/Michele Maraviglia


10 novembre 2025, ore 15:55

Dopo il post “revisionista” dell’attuale europarlamentare del Carroccio e vicesegretario del partito, il leader leghista indossa i panni del pompiere per frenare ogni tensione ma le parole del generale su Mussolini e la marcia su Roma fanno ancora discutere

Matteo Salvini interviene e tenta di chiudere ogni polemica interna alla Lega sul fascismo. "Io la storia l'ho studiata all'Università, però il fascismo è stato archiviato e sconfitto dalla storia, quindi il dibattito storiografico lo lascio agli storici, onestamente, con tutto l'amore per il mio passato, ma penso al futuro", taglia corto il segretario leghista rispondendo alle domande dei giornalisti a Bari, dove si trova per il comizio di chiusura della campagna elettorale per le Regionali in Puglia.

Il post

Ad aprire il dibattito era stato il post "revisionista", condiviso da Roberto Vannacci, sabato sera. "Ripetizioni per chi la storia l'ha studiata nei manuali del Pd", il titolo del testo postato dal generale. "Il 15 maggio 1921, Benito Mussolini viene eletto in Parlamento con i Fasci italiani di combattimento. Fu il terzo deputato più votato d'Italia. La Marcia su Roma non fu un colpo di stato ma 'poco più di una manifestazione di piazza' (Francesco Perfetti - storico) - sostiene il vicesegretario leghista -. Il Regio Esercito, agli ordini del re, aveva tutte le possibilità di fermare la marcia su Roma ma Vittorio Emanuele III si rifiutò di firmare lo stato d'assedio e, il 29 ottobre, convocò Mussolini a Roma (che giunse comodamente in treno da Milano) incaricandolo di formare un governo di coalizione".

L’esecutivo

"Il 17 novembre 1922 l'esecutivo formato da Mussolini (composto non solo da fascisti, ma anche da liberali, popolari e nazionalisti) ottenne la fiducia della Camera dei deputati con 306 voti favorevoli, 116 contrari e 7 astenuti. Così, fu possibile per Mussolini, continua Francesco Perfetti (storico), 'giungere al potere in maniera formalmente legale (.)'. Il fascismo, almeno fino alla metà degli anni Trenta, esercitò il potere attraverso gli strumenti previsti dallo Statuto Albertino, cioè all'interno dell'ordinamento giuridico del Regno d'Italia", insiste Vannacci. "Tutte le principali leggi dalla riforma elettorale del 1923 alle norme sul partito unico, fino alle stesse leggi del 1938 furono approvate dal Parlamento e promulgate dal Re, secondo le procedure previste dalla legge".

Zaia

Sul tema è intervenuto anche il governatore veneto Luca Zaia. "Vannacci per me è uno dei tanti che ha la tessera, ha uno statuto in mano e sa che funziona così, le regole sono chiare per tutti come lo sono per me lo sono anche per lui", premette Zaia. "Tutti noi militanti rispettiamo le regole del partito e facciamo i militanti. L'identità è fondamentale, dobbiamo preservare l'identità della Lega - aggiunge -: pensare al popolo, essere liberarli, progressisti, autonomisti". "Le leggi razziali sono state il periodo più buio della storia italiana, hanno permesso e purtroppo amplificato lo sterminio programmato di ebrei, disabili, omosessuali portati nei campi di concentramento e terribilmente ammazzati - scandisce poi -. Io non faccio revisionismo storico, è una ferita dell'umanità e, purtroppo, noi insieme a qualche altro Paese, la Germania con Hitler, siamo stati gli artefici di questa schifosissima pagina di storia".

 


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