Lo scudo missilistico europeo, intesa tra 14 Paesi Nato e la Finlandia, anche l’Italia può aderire

Lo scudo missilistico europeo, intesa tra 14 Paesi Nato e la Finlandia, anche l’Italia può aderire

Lo scudo missilistico europeo, intesa tra 14 Paesi Nato e la Finlandia, anche l’Italia può aderire   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


13 ottobre 2022, ore 15:40

È in fase di sviluppo lo scudo missilistico Europeo, al momento sono 14 i Paesi Nato firmatari, più la Finlandia, l’opzione è aperta anche all’Italia

Lo scudo missilistico europeo è a una svolta dopo che Paesi aderenti alla Nato, più la Finlandia hanno deciso di firmare una lettera d’intenti per lo sviluppo di una “European Sky Shield Initiative”. È quanto emerge dalla riunione di Bruxelles dei ministri della Difesa di 14 Paesi alleati della Nato e della Finlandia. Le recenti minacce che arrivano dalla Russia e la guerra in Ucraina hanno portato la Germania, che è a capo di questa proposta, a lanciare l’idea di creare un sistema europeo di difesa aerea e missilistica con l'acquisizione comune di attrezzature di difesa aerea e missili da parte delle nazioni europee. L’intento è quello di rafforzare la difesa del cielo dei paesi Nato e consentirà a chi aderirà di sviluppare un sistema di difesa aerea utilizzando soluzioni interoperabili e pronte all'uso. Una proposta, quella di Berlino che mira ad offre alle nazioni un modo flessibile per rafforzare la propria deterrenza e difesa in modo efficiente ed economico. Le nazioni che per ora hanno firmato sono: Belgio, Bulgaria, Estonia, Germania, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Slovacchia, Slovenia, Romania, Regno Unito e Ungheria. Non è detto che altri Paesi aderiscano a questa proposta in futuro. L’ipotesi è aperta anche all’Italia.


L’apertura a Roma

L'alleanza su cui punta la Germania, assieme ad altri Paesi che hanno deciso di collaborare per creare uno scudo missilistico europeo non è esclusivo ed è aperto anche ad altre nazioni, che al momento non risultano tra i firmatari del documento di Bruxelles, tra cui l’Italia. E a tal proposito, un'alta fonte diplomatica a margine della ministeriale Difesa in corso nella capitale belga, ha detto che i 14 paesi firmatari sono solo “un gruppo di testa” e in futuro ci si aspetta che “altre nazioni della Nato vi partecipino, inclusa l'Italia”. La fonte ha spiegato che “Si tratta di una piattaforma aperta che punta a mettere in rete le industrie nazionali e dunque sarà di beneficio a tutti i partecipanti”.


Le parole della Nato

Positivo il parere dell’Alleanza Atlantica, per un impegno che “è ancora più cruciale oggi che assistiamo agli attacchi missilistici spietati e indiscriminati della Russia in Ucraina, che uccidono civili e distruggono infrastrutture critiche. In questo contesto, accolgo con grande favore la leadership della Germania nel lancio dell'iniziativa European Sky Shield”, ha detto il vice segretario generale della Nato Mircea Geoan, il quale ha continuato: “I nuovi mezzi, pienamente interoperabili e perfettamente integrati nella difesa aerea e missilistica della Nato, migliorerebbero significativamente la nostra capacità di difendere l'Alleanza da tutte le minacce aeree e missilistiche”.


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