Madonna, Instagram rimuove un suo post: "È censura, assurdo che una donna possa mostrare tutto ma non il capezzolo"

Madonna, Instagram rimuove un suo post: "È censura, assurdo che una donna possa mostrare tutto ma non il capezzolo"

Madonna, Instagram rimuove un suo post: "È censura, assurdo che una donna possa mostrare tutto ma non il capezzolo"


26 novembre 2021, ore 13:00

Il social le rimuove una serie di post ritenuti troppo espliciti e lei replica: "Come se quella fosse l’unica parte dell’anatomia di una donna che potrebbe essere sessualizzata"

La censura di Instagram ha colpito ancora e questa volta a farne le spese è stata Madonna. Sul suo account da 17 milioni di follower la popstar ha postato un carosello di foto in cui si mostrava su un letto vestita con calze a rete e tacchi. Un particolare, però, ha spinto la piattaforma a rimuovere interamente il post: un capezzolo in mostra. Una storia che si ripete: l’ultimo caso era stato scatenato dalla rimozione del poster di Almodóvar Madres Parallelas che mostrava un seno femminile da cui cadeva una goccia di latte (poi riammessa dal social con tante scuse): il topless trova posto su internet solamente se è maschile. Se è invece una donna a mostrarsi senza reggiseno, lo pseudo moralismo del social si abbatte veloce e spietato come l’ascia di un boia sul post incriminato.

IL CASO

Madonna, che sulla provocazione ha costruito una carriera lunga quarant’anni, ha condannato il social di Zuckerberg. “Sto ripubblicando fotografie rimosse da Instagram senza preavviso o notifica. Il motivo che hanno dato al mio manager, che non gestisce il mio account, è che una piccola parte del mio capezzolo è stata esposta”, attacca la cantante costretta a ripubblicare le foto con l’aggiunta di un cuoricino a coprire la parte del corpo incriminata. “Mi stupisce ancora il fatto che viviamo in una cultura che consente di mostrare ogni centimetro del corpo di una donna tranne un capezzolo. Come se quella fosse l’unica parte dell’anatomia di una donna che potrebbe essere sessualizzata. Il capezzolo che nutre il bambino. Il capezzolo di un uomo non può essere vissuto come erotico. E che dire del culo di una donna che non viene mai censurato da nessuna parte”. È un messaggio subdolo, quello della piattaforma, che attraverso un algido algoritmo ricorda costantemente alle donne la differenza intrinseca tra la loro immagine e la controparte maschile: il corpo femminile non esiste al di fuori del rimando sessuale, è oggettificato e fuori dal controllo di chi lo possiede. I termini di questa sessualizzazione, infatti, li decide Instagram: il sedere si, il seno no. Quella posa lì si, quell’altra no. E così via.


GOD BLESS AMERICA

La superstar, che in poche righe ha dunque smascherato l’ambiguo gioco del social, chiude così il suo attacco: “Ringrazio di essere riuscita a mantenere la mia sanità mentale attraverso quattro decenni di censura, sessismo, discriminazione sull’età e misoginia. Perfettamente in sintonia con le bugie con cui siamo stati educati a credere che i pellegrini spezzassero pacificamente il pane con gli indiani nativi americani quando sbarcavano a Plymouth Rock. Dio benedica l’America”.



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