Maria Stella Gelmini (Azione) a RTL 102.5: "Assurdo che non si riesca a fare un confronto a quattro. Vogliamo Draghi a Palazzo Chigi, di fronte all'emergenza accetterà"

Maria Stella Gelmini (Azione) a RTL 102.5: "Assurdo che non si riesca a fare un confronto a quattro. Vogliamo Draghi a Palazzo Chigi, di fronte all'emergenza accetterà"

Maria Stella Gelmini (Azione) a RTL 102.5: "Assurdo che non si riesca a fare un confronto a quattro. Vogliamo Draghi a Palazzo Chigi, di fronte all'emergenza accetterà"


13 settembre 2022, ore 12:30

Maria Stella Gelmini di Azione ospite di Non stop news su RTL 102.5 con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Luigi Santarelli

Calenda critico dopo il confronto tra Letta e Meloni. L'ha seguito?

"Sì, l'ho seguito. Trovo assurdo che a due settimane dal voto non si riesca a fare un confronto a 4, gli italiani devono assistere a un confronto tra Meloni, Calenda, Conte e Letta".

Perché non si fa un confronto anche con voi?

"Meloni e Letta scappano. Credono che si possa scegliere solo tra destra e sinistra. Noi vogliamo continuare il lavoro di Draghi che ha silenziato le tifoserie".

Ieri Berlusconi è stato ospite in Non stop news, per lui il terzo polo è solo il M5S

"Penso che ci attaccano e questo significa che non siamo così ininfluenti. La destra ha spostato baricentro verso la Meloni, a sinistra Letta ha scelto Fratoianni e Bonelli. Qualcuno pensa che queste coalizioni salveranno le aziende? Il Terzo Polo deve continuare con agenda Draghi".

Confronto Letta- Meloni, su molti fronti sembrano d'accordo.

"Non mi piaciuto che la Meloni, oggi favorita nei sondaggi, dica che in Europa è pronta a sedersi al tavolo. Ma in realtà è antieuropea, isolerebbe l'Italia in Europa. Per portare a casa tetto al prezzo del gas c'è una persona che può farlo: Mario Draghi. Le alleanze della Meloni allenterebbero questo risultato. Occorre portare a casa 200 miliardi del Pnrr, che la Meloni non ha mai votato. Non c'è solo l'energia: caro vita e inflazione. L'Italia deve andare in mani sicure".

Lotta all'evasione fiscale. Vorremmo sapere nel concreto, come si combatte?

"Proponiamo una riforma approvata in questi 18 mesi, si tratta della delega fiscale. Prevede una drastica semplificazione del fisco, oggi un contribuente per pagare l'Irpef deve pagare 340 pg. Abolizione Irap, no patrimoniale, semplificazione dell'Iva".

Che vuol dire?

"La delega è votato dal Parlamento con la riduzione dell'iva con semplificazione e aliquote. E quel gettito lo recuperiamo dalla lotta all'evasione fiscale poi ci sono investimenti nati dal Pnrr con 6 punti di crescita per l'Italia. No a bonus e assistenzialismo, occorre crescere. In questi 18 mesi ricostruito rapporto di fiducia tra Stato e cittadini. Per l'Iva passaggio a un sistema a due aliquote".

Parlate di uno scenario migliore nel segno della continuità di Mario Draghi. Avete parlato con lui?

"Tutta la politica ha voglia di essere protagonista. Oggi si tratta di capire cosa conviene all'Italia. Draghi non ha l'obiettivo personale di fare il premier, ma l'ha fatto su richiesta di Mattarella. Di fronte ad un'emergenza conclamata e davanti alla responsabilità di partiti che hanno fatto un passo indietro lui c'è stato. Ora la situazione non è migliorata: abbiamo vinto grazie ai vaccini il Covid, ma c'è la questione emergenza energetica. Penso che Draghi farebbe un passo avanti anche stavolta. Se il terzo polo raggiungerà doppia cifra, sono convinta che non essendoci numeri al Senato Draghi ci sarà. Il confronto non è a due, Letta a scelto la sinistra più estrema e la Meloni vuole andare a fare esperienza a Palazzo Chigi. Facciamo un passo indietro e diamo il Paese in mano a Mario Draghi".


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