Mario Draghi fa il premier gratis, lo si è scoperto dalla pubblicazione dei documenti relativi alla trasparenza amministrativa

Mario Draghi fa il premier gratis, lo si è scoperto dalla pubblicazione dei documenti relativi alla trasparenza amministrativa

Mario Draghi fa il premier gratis, lo si è scoperto dalla pubblicazione dei documenti relativi alla trasparenza amministrativa


13 maggio 2021, ore 12:16 , agg. alle 14:41

L'ex presidente della BCE non aveva comunicato la rinuncia all'inizio del suo mandato, Conte si taglio lo stipendio del 20%

Il sottoscritto Mario Draghi dichiara di non percepire alcun compenso di qualsiasi natura connesso all'assunzione della carica. È il testo del documento firmato il 5 maggio dal presidente del Consiglio

Niente stipendio

Mario Draghi, dunque, non percepisce alcun compenso per fare il premier. Abbiamo dovuto aspettare la pubblicazione, sul sito di Palazzo Chigi, dei dati e documenti del Presidente Mario Draghi relativi agli adempimenti sulla trasparenza amministrativa per aver notizia di questa rinuncia. Era abbastanza scontato, vista la storia personale dell' ex presidente della BCE, che non comunicasse una decisione di questo tipo. Draghi è stato chiamato da Mattarella per guidare un governo di Unità Nazionale. Ha dunque pensato che, nell'emergenza, soprattutto economica, sarebbe stato sbagliato percepire un compenso. Non è da tutti. 

Il taglio di Conte

Gli italiani quindi risparmiano gli 80 mila euro netti, 6.700 al mese, che percepiva per lo stesso incarico Giuseppe Conte. Quest'ultimo si ridusse del 20% lo stipendio, comunicando la notizia. Anche quello fu un gesto simbolico. Lungi da noi paragonare le scelte di entrambi. Le due dichiarazioni del redditi, però, essendo pubbliche, si possono confrontare. L'ex governatore della Banca d'Italia nella sua ultima dichiarazione dei redditi ha dichiarato un imponibile di poco meno di 600mila euro. Giuseppe Conte, professione avvocato, quando arrivò alla presidenza del Consiglio dichiarava 1,2 milioni di euro. 

Cosa è l'amministrazione trasparente

L' Amministrazione Trasparente punta a offrire al cittadino la piena trasparenza dell'azione amministrativa e la facile reperibilità delle informazioni in essa contenute, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni" (titolo così sostituito dall'art 1, comma 1, D.lgs. n. 97 del 25 maggio 2016). La trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. Il principio di trasparenza si pone infatti come chiave per garantire l'apertura del patrimonio informativo pubblico, che permette un controllo costante dell'attività da parte dei cittadini, promuovendo al tempo stesso la responsabilità degli amministratori pubblici. Sono sottoposti agli obblighi di trasparenza tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie. La trasparenza ovvero una maggiore conoscibilità da parte dei cittadini dell'organizzazione e delle attività delle pubbliche amministrazioni, viene pertanto considerata un mezzo per contrastare la corruzione della pubblica amministrazione. 


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