Mattarella: "Solidarietà ferma e coesa all'Ucraina, potrebbero servire sacrifici"

Mattarella: "Solidarietà ferma e coesa all'Ucraina, potrebbero servire sacrifici"

Mattarella: "Solidarietà ferma e coesa all'Ucraina, potrebbero servire sacrifici"


22 aprile 2022, ore 14:16

Il capo dello Stato ha parlato di un "violento attacco della Federazione Russa al popolo ucraino" senza nessuna giustificazione

Mentre proseguono le violenze in Ucraina, il nostro Paese - insieme all'Unione europea e all'Occidente - continua a condannare fermamente l'invasione russa del Paese. Tra le voci delle ultime ore c'è anche quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che torna a parlare a poche ore dal 25 aprile, un anniversario che - dichiara Mattarella - ricorda "un popolo in armi per affermare il proprio diritto alla pace dopo la guerra voluta dal regime fascista". Al pari di quanto stanno vivendo gli ucraini, quella ricordata dal capo dello Stato fu "un'esperienza terribile".

"Attacco violento senza giustificazione"

Un'esperienza, continua Mattarella, che sembra dimenticata, in queste settimane, "da chi manifesta disinteresse per le sorti e la libertà delle persone, accantonando valori comuni su cui si era faticosamente costruita, negli ultimi decenni, la convivenza pacifica tra i popoli". Parole severe quello del capo dello Stato, che torna a parlare a pochi giorni dalla ricorrenza del venticinque di aprile. Continua ancora il presidente della Repubblica: "In queste settimane abbiamo assistito - con profondo senso di angoscia - a scene di violenza su civili, anziani donne e bambini, all'uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà". Secondo Mattarella l'"attacco violento" della Federazione Russa al popolo ucraino non ha nessuna giustificazione, essendosi da subito rivelata per ciò che è, ossia "la pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente". Qualcosa che secondo il capo dello Stato "ci riporta alle pagine più buie dell'imperialismo e del colonialismo".

Solidarietà a Kiev

Ancora in occasione dell'incontro con le associazioni combattentistiche d'arma al Quirinale, Sergio Mattarella ha parlato di "incendio devastante appiccato alle regole della comunità internazionale", con il pericolo che questo si propaghi se non fermato immediatamente. Ecco perché è necessario, secondo Mattarella, scongiurare subito il pericolo del moltiplicarsi di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini. A quel punto il capo dello Stato ha voluto lanciare un appello alla solidarietà nei confronti dell'Ucraina, "da praticare in maniera ferma e coesa". "È possibile che questo comporti alcuni sacrifici. Ma questi avrebbero portata di gran lunga inferiore rispetto a quelli che sarebbe inevitabile subire se quella deriva di aggressività bellica non venisse fermata subito".

I valori della Liberazione

Nel ricordare l'appuntamento del venticinque di aprile, Mattarella ha voluto ricordare i valori che la Liberazione ha lasciato a tutti noi, tra cui "il convinto e incondizionato rifiuto di ogni sopraffazione totalitaria, la consapevolezza dell'importanza della democrazia e l'affermazione coraggiosa e intransigente del rispetto della dignità umana". Non solo: il presidente della Repubblica ha voluto ricordare anche "il rifiuto di ogni razzismo e la fedeltà ai propri ideali, da trasmettere ai nostri figli, ai nostri nipoti e ai giovani europei perché si scongiuri l'inescusabile atrocità della guerra".

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