Matteo Bassetti a RTL 102.5: "Lockdown per non vaccinati come in Austria? Se l'obiettivo è raggiungere il 90% di immunizzati ben venga"

Matteo Bassetti a RTL 102.5: "Lockdown per non vaccinati come in Austria? Se l'obiettivo è raggiungere il 90% di immunizzati ben venga"

Matteo Bassetti a RTL 102.5: "Lockdown per non vaccinati come in Austria? Se l'obiettivo è raggiungere il 90% di immunizzati ben venga"


09 novembre 2021, ore 10:09

Matteo Bassetti è stato ospite questa mattina su RTL 102.5 in “Non Stop News” con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro

Il Professor Matteo Bassetti, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, in Non Stop News ha parlato della quarta ondata del Covid, della terza dose di vaccino e del lockdown per i non vaccinati

QUARTA ONDATA: GIÀ IN CORSO O È ANCORA UN RISCHIO IN VISTA? 

Alcuni Paesi ci sono già entrati. All’est Europa stanno vedendo la peggiore ondata delle quattro viste fino a oggi, hanno vaccinato poco. La situazione italiana è ancora sotto controllo, stiamo vedendo un aumento di contagi che per fortuna al momento non sta portando un gran numero di ospedalizzazioni, ma bisogna rimanere cauti perché le prossime settimane saranno determinanti. Abbiamo visto le temperature più rigide arrivare in Italia da circa dieci giorni, altri Paesi europei le hanno viste prima di noi, quindi questa differenza di aumento di casi e ospedalizzazioni è verosimilmente legata all’incrocio tra il clima e la nostra copertura vaccinale maggiore di altri Paesi. Bisogna avere cautela ma al momento la situazione è controllata”.

COME CONTINUARE A DIFENDERSI

La cautela migliore è quella di vaccinarsi: i dati che vengono da tutto il mondo ci stanno dicendo che chi si è vaccinato sta meglio dal punto di vista dei contagi. Poi è evidente che nei luoghi chiusi la mascherina è sicuramente utile, cerchiamo di usarla bene: soprattutto per le persone più fragili o quelle che non sono certe della copertura, sarebbe meglio utilizzare mascherine più specifiche. Sicuramente, se abbiamo dei sintomi compatibili con una forma influenzale stiamo a casa: il rischio è che se io ho qualcosa, anche se sono vaccinato, rischi di contagiare altre persone. Rimane il buon senso, che spesso nel nostro Paese viene disatteso”.

LA TERZA DOSE DI VACCINO

La terza dose la faremo tutti con tempi diversi, ora è il momento di correre sulle persone più anziane e le persone più fragili che devono farla nei prossimi due mesi. La terza dose ci garantirà probabilmente un’immunità che non è detto che arrivi solo all’anno prossimo, qualcuno pensa potrebbe durare anni, potrebbe essere la terza dose definitiva, ma vediamo cosa succederà in futuro”.

IL VACCINO AI BAMBINI

I bambini? C’è un atteggiamento nei confronti del vaccino per il Covid che secondo me è sbagliato: abbiamo in Italia dieci vaccinazioni obbligatorie per andare a scuola. La domanda che mi pongo è: perché per queste malattie infettive sì e per il Covid no? I dati ci dicono che il vaccino sperimentato sui bambini negli USA che è stato appena approvato, sembrano assolutamente buoni per quanto riguarda il rapporto rischio-beneficio. Ovviamente saranno iniziative dei genitori, io però mi sento di suggerirlo: non ho figli in quella fascia di età, ne ho uno di 12 anni e l’ho vaccinato, ma non avrei nessun dubbio a vaccinare un bambino di 8 anni. Anche perché questo consentirebbe di mettere la scuola in sicurezza, consentirebbe loro di avere una vita piena come quella che avevano prima che arrivasse il Covid”.

IL LOCKDOWN PER I NON VACCINATI COME IN AUSTRIA: UN’IDEA ESPORTABILE ANCHE IN ITALIA?

L’Austria ha avuto un boom di vaccinazioni negli ultimi 10 giorni dall’introduzione di questo lockdown per non vaccinati che non aveva mai avuto prima: se l’obiettivo è quello di raggiungere un maggior numero di vaccinati, credo si potrebbe pensare anche in Italia, almeno per alcune attività considerate ricreative, tipo i cinema, i teatri, gli stadi, i ristoranti, i bar, la movida. Credo che dobbiamo raggiungere il 90% di vaccinati, quota che ci consentirà di metterci in assoluta sicurezza e di non fermarci più, questo è ciò che dobbiamo dire a chi è scettico sui vaccini. Il metodo scientifico deve essere quello di mettere sulla bilancia rischi e benefici: sicuramente sono superiori questi ultimi”.


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