Medio Oriente, in Parlamento salta la risoluzione unitaria contro Hamas. Centrosinistra diviso in tre

Medio Oriente, in Parlamento salta la risoluzione unitaria contro Hamas. Centrosinistra diviso in tre

Medio Oriente, in Parlamento salta la risoluzione unitaria contro Hamas. Centrosinistra diviso in tre   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


10 ottobre 2023, ore 18:49

3 i testi dell’opposizione: uno di Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, uno di Azione-Iv e uno di Più Europa. Tutti i documenti sono stati votati per parti separate, così da poter evitare i passaggi più indigeribili per l’uno o l’altro partito

La mozione bipartisan di condanna ad Hamas non c’è, alla fine si adotta la soluzione diplomatica di risoluzioni distinte che maggioranza e opposizione si votano a vicenda ma per parti separate, così da poter evitare i passaggi più indigeribili per l’una o l’altra forza politica. È stata l’unica mediazione possibile per evitare lo scontro in Parlamento. E dopo lunghe interlocuzioni tra i vari capigruppo è maturata anche una spaccatura nel centrosinistra con la presentazione di tre testi dell’opposizione: uno di Pd, 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, uno di Azione-Iv e uno di +Europa.


Il via libera

Comunque c’è stato il via libera a tutte e 4 le risoluzioni presentate (maggioranza di centrodestra, Più Europa, Azione-Iv e Pd-M5s-Avs) sulla crisi in Medio Oriente dopo l'attacco di Hamas a Israele, con il parere favorevole del governo. Maggioranza e opposizioni hanno votato in maniera 'trasversale' per i diversi testi presentati. Unici ad astenersi sui testi di Azione e Iv e del centrodestra sono stati i deputati di Avs. La maggioranza ha invece votato contro, con votazione per parti separate, all'unico punto, il numero cinque, delle premesse della risoluzione di Pd, M5s e Avs, sul quale il governo aveva dato parere contrario.


Parlamento

In Parlamento il ministro degli Esteri Antonio Tajani nella sua informativa urgente riferisce che a Gaza attualmente si trovano 10 italiani, fra loro una bambina, che l’esecutivo sta seguendo da vicino la vicenda dei due italo-israeliani che risultano al momento dispersi, “probabilmente sono prigionieri di Hamas”, e si dichiara preoccupato per il ruolo dell’Iran. Da parte sua la premier Giorgia Meloni in mattinata ha fatto visita alla sinagoga di Roma, ha incontrato per un’ora il Rabbino capo Di Segni e al termine ha esternato così: “C'è l'odio verso l'intero popolo nella caccia ai civili, ai bambini e ai ragazzi”. E poi ha evidenziato come anche in Italia occorra intensificare la protezione dei cittadini ebrei, “perché il rischio di emulazione degli atti criminali di Hamas potrebbe arrivare anche da noi'. E ha aggiunto, in conclusione, “che va difeso il diritto all'esistenza e alla difesa di Israele”.


Egitto

In questo contesto il vice presidente del Consiglio e titolare degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Tajani, sarà in missione in Egitto domani, 11 ottobre. Al Cairo incontrerà il presidente Abdel Fatah al Sisi e l’omologo Sameh Shoukry. Al centro dei colloqui naturalmente la situazione in Israele a seguito degli attacchi terroristici di Hamas. “L’Egitto è un grande Paese del mondo arabo e può giocare un ruolo di primo piano per mediare tra le parti e per favorire una immediata de-escalation sul terreno”, ha commentato il vicepremier, “e l’Italia vuole lavorare con i principali partner della regione per far cessare al più presto questa barbara violenza”. Da parte italiana, verrà sollevata la possibile istituzione di corridoi umanitari per la liberazione dei prigionieri detenuti a Gaza, in particolare bambini, donne e anziani.

 


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