Medio Oriente, Tajani: ”Auspico l’unità di tutto il Parlamento sull’invio di militari italiani a Gaza”
Medio Oriente, Tajani: ”Auspico l’unità di tutto il Parlamento sull’invio di militari italiani a Gaza” Photo Credit: AnsaFoto.it/Giuseppe Lami
15 ottobre 2025, ore 12:57
Nell’aula di Montecitorio molti scranni vacanti specie nella maggioranza. Anche tra i banchi del governo non c’era il pienone: presenti solo i sottosegretari Matteo Perego, Tullio Ferrante e Giorgio Silli. Poi è arrivata pure la ministra Anna Maria Bernini
Quella in Medio Oriente è "una svolta storica", ma "il successo del piano Trump è ancora appesa a un filo". Il ministro degli Esteri, Antonio TAJANI, nel corso dell'informativa alle Camere sul piano di pace per la Striscia di Gaza, sottolinea che " si apre veramente la prospettiva di una Gaza liberata da Hamas, con la prospettiva di un riconoscimento dello Stato di Palestina che è ora più vicina". E chiede unità al Parlamento in merito a una eventuale partecipazione dei nostri militari alla forza internazionale di stabilizzazione prevista dal piano americano. "Come hanno confermato anche il presidente del Consiglio e il ministro della Difesa Crosetto, l'Italia è pronta a fare la propria parte anche in questa eventualità, forte della solida e riconosciuta esperienza maturata negli anni in tanti quadranti internazionali complessi" afferma il titolare della Farnesina, per poi auspicare: "Naturalmente il Parlamento verrà coinvolto in tutte le decisioni che riguarderanno la nostra partecipazione alla forza internazionale di stabilizzazione e mi auguro che su questo argomento si possa trovare una unità di intenti tra tutte le forze politiche".
Sharm
"La presenza del nostro premier agli accordi di pace a Sharm el Sheikh testimonia come il nostro Paese sia riconosciuto e apprezzato da tutti i nostri partner, a partire dagli Usa. Me lo ha confermato il segretario di Stato Rubio che mi ha detto di aver particolarmente apprezzato la posizione equilibrata del nostro Paese" rivendica TAJANI, secondo cui "l'accordo di Sharm el Sheikh segna un momento cruciale della storia recente del Medio Oriente. Il primo grande tassello di un processo di stabilizzazione della regione. Un processo che passa attraverso una nuova stagione di 'Accordi di Abramo', per la normalizzazione dei rapporti tra Israele e i Paesi arabi, della quale dev'essere protagonista l'Arabia Saudita. Da questo processo non può più autoescludersi, come in passato, l'Autorità Palestinese, che anzi in un quadro di sicurezza collettiva potrebbe dare e ricevere serie garanzie per il futuro".
La Striscia
"Dopo le immani devastazioni, è tempo di avviare un percorso virtuoso di sviluppo per il territorio della Striscia. La ricostruzione, non solo materiale, ma anche morale, sarà il primo argine contro future forme di radicalizzazione. Vogliamo rafforzare ulteriormente il nostro impegno nel settore dell'istruzione, coinvolgendo anche settore privato, università e centri di ricerca" afferma TAJANI, per poi concludere: "Questo è il momento di guardare al futuro. Un futuro di pace. È con questo spirito che abbiamo lanciato l'iniziativa di una risoluzione sulla Tregua olimpica nell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, in vista dei Giochi Olimpici invernali che l'Italia ospiterà il prossimo anno a Milano e Cortina. Sarà un'iniziativa politica importante per rafforzare, anche alle Nazioni Unite, lo spirito del Piano americano. Come ci ricorda Papa Leone XIV, non dobbiamo mai abbandonare la speranza della pace. Ma lavorare con pazienza e determinazione perché la pace diventi realtà".
L’informativa
Durante l’informativa nell’aula di Montecitorio molti scranni vacanti soprattutto tra le fila della maggioranza: 100 deputati avevano comunicato di essere in missione. Assente anche il capogruppo di FdI, Galeazzo Bignami, il primo a chiedere l’informativa. Anche tra i banchi del governo non c’era il pienone: presenti solo Matteo Perego, sottosegretario alla Difesa, Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture e Giorgio Silli, sottosegretario agli Esteri. Accanto a Tajani si è poi seduta la ministra Anna Maria Bernini.
