Milano-Cortina, in Piazza del Quirinale il Presidente Mattarella accende il braciere: “Stop alle guerre”
Milano-Cortina, in Piazza del Quirinale il Presidente Mattarella accende il braciere: “Stop alle guerre” Photo Credit: AnsaFoto.it/Ettore Ferrari
05 dicembre 2025, ore 14:31
Il Capo dello Stato: "Chiediamo una tregua olimpica, la pace è nel Dna dei Giochi'. Domani la torcia comincia il suo viaggio: 12 mila chilometri, in 63 giorni, toccando 60 città, 300 paesi, 110 province, 20 regioni e tutti i siti patrimonio dell'Unesco
"La pace è iscritta nel Dna olimpico sin dai tempi più remoti. Nell'antica Grecia, quando si svolgevano le gare, le armi si fermavano". Nel piazzale del Quirinale si sentono forti le parole di Sergio Mattarella che ha il compito di accendere il braciere celebrativo delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. E' la fiamma olimpica che torna ad ardere in Italia a 20 anni da Torino 2006. Le frecce tricolori colorano di verde, bianco e rosso il cielo di Roma mentre la presenza della presidente del Cio Kirsty Coventry, della premier Giorgia Meloni, dei presidenti di Camera e Senato e dei vertici delle istituzioni sportive sottolinea la solennità della cerimonia.
La festa
E' un momento di festa per lo sport italiano e per il Paese, ma pure un'occasione di riflessione che il Capo dello Stato ha voluto cogliere. "Ci auguriamo - scandisce Mattarella - che la tregua olimpica sia rinnovata. Il segno di pace che le Olimpiadi portano sarà chiaro e visibile in ogni latitudine". Evidente il riferimento al conflitto in corso in Ucraina, ma non solo a quello mentre nel mondo risuona l'eco delle guerre. "L'Italia - prosegue la massima carica dello Stato - ha chiesto che la tregua olimpica sia rinnovata, ci auguriamo sia davvero possibile; anzi speriamo di più, che i mesi che mancano possano recare distensione e dialogo, fermare aggressioni e barbarie, spegnere le volontà di potenza che segnano paura, morte e devastazione". Speranza che nutre anche Kirsty Coventry: "La fiamma - evidenzia la presidente del Cio - simboleggia lo spirito dei Giochi, abbattendo barriere e costruendo ponti. Deve inspirare i sogni delle nuove generazioni, connettendo persone e culture. Questo spirito può fiorire solo quando qualsiasi atleta, funzionario o squadra può partecipare senza alcun tipo di discriminazione".
Il Coni
Il presidente del Coni, Luciano Bonfiglio, ed il presidente della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò affermano che "a New York nel formulare la risoluzione per la tregua tutti i Paesi presenti hanno votato a favore della tregua, Russia compresa". La numero uno dello sport mondiale - che ha anche avuto un breve colloquio con la premier Giorgia Meloni a margine della cerimonia - fa i complimenti ed incoraggia l'Italia: "La passione emerge in tutto quello che fate - rimarca - La vostra creatività, gioia e passione, la vostra eccellenza esalteranno i sogni di chi crede ancora nel potere dello sport. Qui in Italia poi innovazione e tradizione vanno a braccetto ed esaltano la bellezza di questo Paese. Il vostro Paese, che ispirerà il mondo".
Il palco
Nel palco allestito davanti al Quirinale sono presenti anche il ministro Matteo Salvini, l'ex governatore del Veneto Luca Zaia, i presidenti delle province di Trento e Bolzano. Il mondo sportivo è rappresentato dal presidente del Coni, Luciano Bonfiglio; e dal presidente del Comitato Milano Cortina, Giovanni Malagò. E Roma sarà la protagonista di queste prime giornate: in serata il concerto gratuito con Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave allo Stadio dei Marmi. Domani la partenza del viaggio della torcia per le strade della Capitale con Gregorio Paltrinieri primo tedoforo: il via dallo Stadio dei Marmi per poi passare in piazza San Pietro, a Castel Sant'Angelo, a Largo Argentina, in piazza del Campidoglio, in piazza del Popolo. E' soltanto la prima giornata di un percorso lungo 12 mila chilometri che, in 63 giorni, toccherà 60 città, 300 paesi, 110 province, 20 regioni e tutti i siti italiani patrimonio dell'Unesco. La fiaccola passerà per le mani di 10.001 tedofori prima di approdare il 6 febbraio allo stadio Meazza di Milano per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici 2026.
