Ministro Speranza: in Italia aumentano le somministrazioni di prime dosi del vaccino anti Covid

Ministro Speranza: in Italia aumentano le somministrazioni di prime dosi del vaccino anti Covid

Ministro Speranza: in Italia aumentano le somministrazioni di prime dosi del vaccino anti Covid


25 settembre 2021, ore 14:29

Il 77,4% della popolazione vaccinabile in Italia ha completato il ciclo, e sono in crescita le somministrazione della prima dose da chi fino a poche settimane fa era restio: è l'effetto del green pass

LA CAMPAGNA PROSEGUE

Ora l’effetto green pass inizia a sentirsi davvero. Il ministro della salute Roberto Speranza oggi ha rivelato che nelle ultime settimane si è registrato un significativo aumento di somministrazioni della prima dose di vaccino anti Covid. Il commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha supportato la tesi con i numeri; dal 20 settembre a oggi si è registrato un + 32,5% di somministrazioni. Roberto Speranza ha poi aggiunto: “Non dimentichiamo che siamo ancora dentro la pandemia. Abbiamo però risultati molto incoraggianti della campagna di vaccinazione anti Covid. Stamattina siamo al 77,4% delle persone vaccinabili che hanno completato il ciclo. Siamo ormai a 83 milioni e 600 mila dosi somministrate nel nostro Paese. Numeri significativi e che stanno crescendo. Negli ultimi giorni anche grazie alla scelte che abbiamo fatto, c'è stato un aumento significativo delle prime dosi e questo ci mette nelle condizioni di poter governare l'epidemia che però è ancora in corso e ci richiede attenzione e cautela. Ma c’è anche fiducia guardando ai prossimi mesi. E dobbiamo insistere sulla vaccinazione che è lo strumento che ci ha consentito di avere mesi diversi da quelli precedenti".

IL VACCINO ITALIANO

Il ministro della salute Roberto Speranza ha aggiunto che l’Italia vuole giocare un ruolo da protagonista sul fronte della produzione dei vaccini. In stand by c’è il siero prodotto da Reythera. Queste le parole di Speranza: “Stiamo lavorando per portare il nostro Paese ad avere maggiore livello di autonomia, per il futuro, nella produzione dei vaccini. Teniamo presente che non è una cosa che si può realizzare in 5 o 10 giorni”. Dal ministro della salute anche un appello per la solidarietà nei confronti dei paesi più poveri, dove la campagna vaccinale è in grave ritardo: “L'impegno ad aiutare i paesi più bisognosi donando dosi di vaccino è fondamentale. Sul vaccino la diseguaglianza è insostenibile e tutti dobbiamo lavorare a sostegno dei paesi più bisognosi. Per farlo si deve lavorare in due modi: nell'immediato, donando le dosi, come stiamo facendo, fino a portarli a una percentuale significativa di vaccinazioni, e attraverso il sostegno tecnologico, favorendo la produzione di vaccini anche in altre zone del mondo, ma questa cosa non la fai in pochi giorni”. Anche perché contro il Covid nessuno sui salva da solo: il virus non ha confini, lo si sconfigge soltanto se lo la circolazione viene stroncata ovunque.


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