Mirco Babini, presidente della Federazione internazionale di Kitesurf, in collegamento con RTL 102.5

Mirco Babini, presidente della Federazione internazionale di Kitesurf, in collegamento con RTL 102.5

Mirco Babini, presidente della Federazione internazionale di Kitesurf, in collegamento con RTL 102.5


23 luglio 2020, ore 12:38

Il Kitesurf, affascinante sport velico, da poco disciplina olimpica, sarà alle Olimpiadi di Parigi nel 2024. Il consiglio: “Affidatevi a istruttori qualificati”

Disciplina olimpica

Il Kitesurf è uno sport affascinante, ma ci si deve approcciare solo tramite persone qualificate – ha voluto precisare Mirco Babini, presidente della Federazione internazionale di Kitesurf perché le insidie sono sempre dietro l’angolo”. Si tratta a tutti gli effetti di una disciplina olimpica, la Federvela infatti ha recentemente comunicato che il Kitesurf sarà presente alle Olimpiadi di Parigi nel 2024. “Sono tanti anni che il kitesurf o kiteboard è regolamentato e tutte le scuole vela ed i circoli vela hanno programmi didattici con istruttori qualificati” ha ricordato Babini, sottolineando l’importanza di intraprendere la disciplina solo se preparati da istruttori competenti. “È uno sport che nasconde molte insidie,poiché c’è la necessita di generare velocità e propulsione per andare veloci sull’acqua”. Le principali difficoltà si potrebbero riscontrare già in fase di assemblaggio: “E’ importante saperlo montare correttamente per farlo volare – ha avvertito il presidente - se malauguratamente qualcuno dovesse armarlo in modo errato, sarebbe come mettere in moto un motore senza alcun controllo, rischiando di impattare con qualcosa di non soffice”. Non solo, altrettanto fondamentale è la conoscenza dei venti: “Conoscere i venti e le direzioni ci consente di saper individuare le aree migliori in cui praticare il Kite”. Sono in molti ad essere convinti che per potersi avvicinare a tale disciplina sia necessaria prestanza fisica, ma Babini, presidente della IKA (Classe internazionale di Kiteboarding) ha smentito: “Ci tengo a sfatare un mito, come sempre faccio durante le lezioni, perché di forza e preparazione fisica ne servono gran poche, tant’è che le donne, le quali usano molto più di noi la testa, imparano prestissimo”.

Cos’è il Kitesurf

Il Kitesurf o Kiteboard, è uno sport velico, nato nel 1999 come alternativa al surf. La disciplina del kitesurfing prevede di farsi trainare da un aquilone, appunto “kite”, che utilizza il vento come propulsore, che viene manovrato attraverso una barra collegata al kite da sottili cavi dette “linee”. I cavi sono lunghi tra i 22 e i 27 m. Ai piedi si fissa una tavola che consentirà di planare sull’acqua. Le dimensioni dell’aquilone inoltre possono variare a seconda delle condizioni di vento: se vento debole si utilizzeranno aquiloni di grandi dimensioni rispetto a quelli usati in caso di vento forte. Per poter praticare Kitesurf in sicurezza le condizioni climatiche devono essere ottimali. Tra le varianti si può decidere di planare semplicemente (freeriding) o facendo freestyle, quindi realizzando evoluzioni o tricks. Infine, il kite può essere usato sia sulle onde (wavestyle) che su acqua piatta (wakestyle) a seconda delle condizioni ventose del posto.


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