Mondiali di calcio ogni due anni, il sindacato dei giocatori boccia il progetto della Fifa

Mondiali di calcio ogni due anni, il sindacato dei giocatori boccia il progetto della Fifa

Mondiali di calcio ogni due anni, il sindacato dei giocatori boccia il progetto della Fifa


05 ottobre 2021, ore 14:00

La Fifa progetta di far giocare i mondiali ogni due anni anzichè quattro, con Europei e Copa America dirottati negli anni dispari; ma la Uefa non ci sta e oggi è arrivato il no anche del sindacato internazionale dei calciatori

IDEA PER FARE SOLDI

La voglia di rivoluzione nasconde -nemmeno troppo- un bisogno di soldi. Era questo il motore che aveva animato il progetto Superlega, poi tramontato. Ora ci si riprova con il mondiale da giocare ogni due anni, anziché quattro. Il più grande evento calcistico globale muove una gran massa di denaro, crea lavoro e porta guadagni. Logico che la Fifa voglia raddoppiare il business. Il progetto è stato varato da un allenatore di grande appeal e poche vittorie: Arsene Wenger. Che addolcisce la pillola parla di un calcio più democratico, perché un maggior numero di edizioni garantirebbe la partecipazione anche a nazionali che solitamente restano a casa. Secondo la Fifa, la gente ha voglia di partite importanti, non più amichevoli o gare di qualificazione. Queste ultime però non potrebbero essere cancellare, ma verrebbero concentrate in un paio di finestre all’anno. Insomma l’idea è di togliere spazio alle nazionali, ma poi di farle giocare di più in estate. A questo punto tornei come gli Europei o la Copa America verrebbero dirottati negli anni dispari.

UN CORO DI DISSENSI

L’Uefa non ci sta e boccia la proposta. Non ha fatto giri di parole Zibì Boniek, ex calciatore di Roma e Juventus e ora presidente della federcalcio polacca: “I mondiali ogni due anni sono una idea da malati di mente”. Arsene Wenger nei giorni scorsi aveva dichiarato che diversi calciatori promuovono questa rivoluzione, ma oggi è arrivata una secca smentita dal sindacato mondiale calciatori. La Federazione Internazionale dei Calciatori Professionisti ha accusato la Fifa di mancanza di visione globale e di decisioni frutto di interessi commerciali. Il segretario generale Jonas Baer-Hoffmann ha chiesto una riforma ragionevole ed efficace per alleviare il carico di lavoro dei giocatori, fonte di aumento del rischio di infortuni: "C'è un'assoluta mancanza di visione globale e leadership da parte della maggior parte delle istituzioni", ha affermato il numero uno del sindacato mondiale dei giocatori. In questo senso, la Fifa ha avviato un processo di consultazioni su un raddoppio della frequenza del Mondiale dal 2028, proposta respinta dalla Uefa. "Le proposte, buone, cattive o orribili per il calcio, danno luogo a pochissimi dibattiti o consultazioni, perchè tutto è allineato con gli interessi commerciali delle diverse competizioni", ha proseguito. "Questo mina davvero le nostre possibilità di realizzare una riforma ragionevole ed efficace. Vorremmo cercare di distinguere il dibattito sul calendario e quello sulle competizioni, che sono molto diversi".

LA QUANTITA' NON PORTA ALLA QUALITA'

Baer-Hoffmann si è detto invece favorevole a "condensare le finestre internazionali" - come proposto dalla Fifa – per ridurre gli spostamenti e quindi l'affaticamento dei giocatori. Il rapporto pubblicato da Fifpro, redatto su un campione di 265 calciatori, segnala un aumento del numero di partite giocate: i professionisti più esposti, ovvero quelli internazionali, hanno giocato in media il 67% del proprio tempo di gioco annuale nel 2020-2021 con meno di cinque giorni di riposo tra due apparizioni. Questo aumenta il rischio infortuni. E a forza di spremere l’arancia, il succo finirà. E la qualità dello spettacolo continuerà a calare.


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