Monossido di carbonio killer, strage in una casa di riposo vicino Roma, 5 morti e 7 ricoverati

Monossido di carbonio killer,  strage in una casa di riposo vicino Roma, 5 morti e 7 ricoverati

Monossido di carbonio killer, strage in una casa di riposo vicino Roma, 5 morti e 7 ricoverati


16 gennaio 2021, ore 17:00
agg. 18 gennaio 2021, ore 15:11

Le persone trasportate in ospedale versano in gravi condizioni, il sindaco di Lanuvio proclama il lutto cittadino

Tragedia in una casa di riposo a Lanuvio, vicino Roma. Cinque ospiti sono morti e altre sette persone sono state trasportate in ospedale in gravi condizioni. L'allarme e' stato dato da un addetto alla struttura che arrivando questa mattina ha trovato tutti i 12 presenti, due operatori sanitari e 10 ospiti, privi di sensi. Nell’edificio trovate alte concentrazioni di monossido di carbonio.


Morti 5 ospiti anziani della casa di riposo “Villa Diamanti” di Lanuvio

Le cinque persone decedute, ospiti anziani della casa di riposo, avevano un età compresa tra gli 80 e i 99 anni. Le informazioni sono state diffuse dall’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio. Sono sette i pazienti ricoverati tutti in codice rosso da questa mattina, a seguito della tragedia presso la casa di riposo Villa Diamanti di Lanuvio e tutti con sintomi riconducibili a intossicazione da monossido di carbonio. Nello specifico, quattro sono ricoverati presso l'ospedale dei Castelli, due presso il Policlinico di Tor Vergata e uno presso l'ospedale Santa Maria Goretti di Latina.


Il monossido di carbonio all'origine della tragedia   

La prima telefonata al 112 è stata fatta dalla proprietaria della struttura alle ore 9.20 e i soccorsi sono stati immediati. Alti valori di concentrazione di monossido di carbonio sono stati trovati nell’aria dai vigili del fuoco. Confermata, dunque, l’ipotesi del malfunzionamento dell'impianto termico all'origine della tragedia. secondo quanto sta emergendo da fonti investigative, i controlli effettuati finora nella casa di riposo non hanno ancora consentito di individuare la perdita che ha seminato morte nella struttura, senza lasciare scampo alle vittime. 


Una precisazione della Regione Lazio

La casa di riposo “Villa Diamanti” non rientra in alcun modo tra le strutture del Servizio sanitario regionale ed è stata autorizzata all'attività solo un paio di anni fa dal Comune, ha fatto la Regione Lazio.


Lo sfogo dei parenti delle persone ospitate nella struttura 

"Stavamo pranzando in famiglia e abbiamo saputo della notizia al telegiornale”, così una donna arrivata davanti alla casa di riposo, dopo la diffusione della notizia. "Mamma dov'è, voglio solo sapere se c'è ancora", ha urlato un'altra signora, in lacrime. E poi per ore un viavai di parenti, figli, nipoti. “Vogliamo solo sapere le nostre madri sono vive o morte", la frase ricorrente tra i familiari dsitrutti per l'accaduto.  


Parla il sindaco di Lanuvio 

"La nostra comunità è in lutto. Ci stringiamo alle famiglie delle vittime e nel rispetto delle indagini rimaniamo in attesa di capire dagli inquirenti cosa è accaduto". Così Luigi Galieti, sindaco di Lanuvio, in merito ai 5 morti nella casa di riposo della cittadina vicino Roma.


Il legale della titolare della struttura, collaboriamo affinché emerga la verità 

"Ho ricevuto incarico dalla signora Sabrina Monti, titolare della struttura Villa Diamanti di Lanuvio, la quale dopo aver dato l'allarme si trova ora in stato di choc. Si tratta di un fatto gravissimo, unitamente al lavoro svolto dagli inquirenti, il nostro compito sarà quello di contribuire ad accertare le cause di questa tragedia". Così l'avvocato Daniele Bocciolini, legale della titolare della struttura in cui si è verificata la strage. 


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