Montecitorio, il caso-Salis infiamma l’aula. Le opposizioni all’attacco: “Gli amici di Orban si muovano”

Montecitorio, il caso-Salis infiamma l’aula. Le opposizioni all’attacco: “Gli amici di Orban si muovano”

Montecitorio, il caso-Salis infiamma l’aula. Le opposizioni all’attacco: “Gli amici di Orban si muovano”   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


30 gennaio 2024, ore 17:23

Fonti di Palazzo Chigi hanno fatto sapere che alla fine Giorgia Meloni romperà il silenzio. La premier lo farà nelle prossime ore, parlando con il collega ungherese. Questo confronto ci dovrebbe essere già domani, a ridosso del Consiglio europeo straordinario

A porre la questione, alla ripresa dei lavori in Aula a Montecitorio dopo una sospensione, è il deputato Pd Giuseppe Provenzano, con la richiesta, cui le altre opposizioni non tardano a unirsi, di una informativa urgente sul caso Salis. Per Angelo Bonelli (Avs), che mostra una foto di ieri di Ilaria Salis all'Aula, "le immagini che abbiamo visto sono indecenti". "Abbiamo già presentato una interrogazione come Avs sul caso Salis - ricorda - queste immagini devono essere riproposte affinché arrivino anche al Parlamento ungherese, anche a chi non le ha viste, ai ministri, ai parlamentari distratti. Questa è una italiana con le manette ai piedi, alla vita, ai polsi e tradotta al guinzaglio. Una immagine inaccettabile. Meloni non può essere silente, deve chiamare oggi, non domani, il premier Orban e dire che Ilaria Salis deve essere liberata". L'esponente di Alleanza Verdi e sinistra osserva poi che "se l'ambasciata italiana in Ungheria sapeva, va censurata. Solo dopo che il padre ha chiamato la troupe del Tg3 ci siamo attivati. Non possono esserci due pesi e due misure, Meloni chiami Orban subito, non domani, e dica che Ilaria Salis deve essere liberata”.


I 5S

Dal M5s, come spiega Carmela Auriemma, arrivano anche altre sollecitazioni: "La premier sapeva? La premier cosa ha fatto, visto che Ilaria Salis è detenuta da un anno. Non ci rassicurano le dichiarazioni di Tajani, smentite dal padre di Ilaria, Roberto Salis, che ci dice che quella di ieri era la quarta udienza con Ilaria portata in catene. C'è lesione del diritto di difesa, perché i difensori non hanno ancora accesso alle immagini dell'accusa, e della dignità di Ilaria. Vogliamo che il premier venga qui a rispondere a questi quesiti e anche a dire come sono tutelati i nostri connazionali inquisiti in altri Paesi. Vogliamo che l'appello del padre di Ilaria non cada nel vuoto, vogliamo Ilaria".

Azione

Elena Bonetti (Az-Per), ricorda che Ilaria Salis "è cittadina italiana e cittadina europea ma ancora prima giovane donna cui hanno leso diritti". Le immagini viste ieri "devono non solo sollecitare le coscienze e un'Aula troppo distratta rispetto quanto abbiamo visto e pretendono in modo imperativo una azione del governo italiano e della premier". "Non mi interessano i rapporti politici e personali di Meloni con il presidente Orban - puntualizza Bonetti - quello che mi interessa è che il Governo è chiamato a difendere i diritti di cittadini italiani e questo è mancato nel silenzio anche pubblico di una premier ma non può mancare nella voce di quest'Aula. Meloni venga e riferisca anche se è vero o non è vero che l'ambasciata italiana sapeva delle condizioni e nulla ha fatto e cosa ha fatto il Governo andando in Europa per pretendere che l'Ungheria rispetti i diritti. Noi ci aspettiamo che a Ilaria Salis il Governo italiano dia quanto merita, cioè la tutela dei suoi diritti italiani ed europei". Maria Chiara Gadda (Iv) spiega che "non appena sono state rese pubbliche le immagini, il nostro gruppo ha chiesto subito una informativa. Ora noi chiediamo al premier Meloni di alzare il telefono e chiamare Orban, perché non si può essere a corrente alternata e chiamare quelle alleanze quando fa comodo e non quando sono da tutelare gli interessi di una cittadina italiana. Noi dobbiamo garantire a Ilaria Salis la sua dignità perché la sua dignità è quella di tutti".


Iv

L'invito dell'esponente di Italia Viva è anche a considerare le condizioni nei nostri istituti di pena: "Noi però dobbiamo guardare anche le nostre carceri - chiarisce - ci sono 13 suicidi nei primi giorni 2024. Meloni faccia il suo dovere e anche il ministro degli Esteri, con grande fermezza, ma usiamo questa fermezza anche a casa nostra. Le carceri sono piene di persone che nel carcere non ci devono stare". Benedetto Della Vedova (+Europa) riconosce che "certamente anche l'Italia ha molto da fare in termini di rispetto dello Stato di diritto, ma ieri abbiamo avuto la dimostrazione visiva e tardiva di quello che sistematicamente succede nel cuore dell'Europa, della democrazia illiberale di Orban. Non è tollerabile. Orban non può permettersi di continuare a calpestare i principi ispiratori dell'Europa e le regole dell'Europa". "Orban è stato definito da Meloni e Salvini un modello, un amico politico, anche per questo oggi serve che presidente e vicepresidente del Consiglio si facciano parte diligente perché, secondo norme europee, Salis possa trascorrere periodo di detenzione in Italia. Hanno il dovere politico coloro, che sono amici di Orban, di chiedere che Salis torni in Italia come prevedono le regole europee. Quello che accade a Salis accade a migliaia di cittadini ungheresi, rei solo di voler il ripristino delle regole".


Meloni

E alla fine sembra proprio che romperà il silenzio su Ilaria Salis, Giorgia Meloni. La premier lo farà nelle prossime ore, parlando con il collega ungherese. Questo confronto, filtra da Palazzo Chigi, ci sarà già domani, a ridosso del Consiglio europeo straordinario. Dunque, dopo il silenzio tenuto sul caso della donna antifascista detenuta in Ungheria, il presidente del consiglio avrebbe intenzione di esporsi con "l'amico Orban", probabilmente per rinvigorire la richiesta della Farnesina. Il ministro degli Esteri Tajani difatti ha parlato di una "violazione delle norme comunitarie", e ha convocato l’ambasciatore ungherese per protestare contro il trattamento riservato alla donna, anche sue ha specificato che non è l’esecutivo che fa i processi. Mentre il presidente del Senato La Russa vedrà il padre della Salis venerdì. Lo ricordiamo, la maestra elementare milanese è stata arrestata a febbraio 2023 a Budapest con l’accusa di aver aggredito due estremisti di ultradestra.
 

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