Mottarone: il piccolo Eitan è stato dimesso dall' ospedale Regina Margherita di Torino, è tornato a casa con la zia

Mottarone: il piccolo Eitan è stato dimesso dall' ospedale Regina Margherita di Torino, è tornato a casa con la zia

Mottarone: il piccolo Eitan è stato dimesso dall' ospedale Regina Margherita di Torino, è tornato a casa con la zia


10 giugno 2021, ore 13:00

Il bimbo di cinque anni, unico sopravvissuto allo schianto della funivia a Stresa, è tornato a Pavia

È stato dimesso questa mattina dal reparto Isola di Margherita dell'ospedale Regina Margherita Eitan, il bambino unico sopravvissuto all'incidente del Mottarone. Il piccolo è tornato in ambulanza a casa, a Pavia, accompagnato dalla zia. Ora le sue condizioni sono molto migliorate. Proseguirà il percorso terapeutico dal punto di vista psicologico ed effettuerà future visite di controllo.

Gli accertamenti tecnici

Intanto la Procura di Verbania ha notificato questa mattina ai tre indagati per l'incidente della funivia del Mottarone l'avviso degli accertamenti tecnici non ripetibili che dovrà essere svolto sulla cabina precipitata e sull'impianto in generale. Le parti sono state convocate in procura lunedì 14 giugno per il conferimento dell'incarico e la nomina dei propri consulenti tecnici. Lo stesso provvedimento è stato notificato ai famigliari delle quattordici vittime e alla zia del piccolo Eitan, legale rappresentante del bimbo unico sopravvissuto alla tragedia.

La Corte dei Conti

Anche la Corte dei Conti ha acceso un faro sull'incidente del Mottarone. I giudici contabili del Piemonte hanno aperto un fascicolo per danno erariale, ipotizzando anche un danno indiretto alle casse del Comune di Stresa per i mancati introiti derivanti dallo stop dell'impianto. Secondo quanto reso noto già oggi è previsto un sopralluogo dell'Esercito, su delega della stessa Corte dei Conti, per effettuare accertamenti sul danno dovuto al crollo della cabina.

La replica del Procuratore Generale di Torino

"Non ho alcun titolo per intervenire sugli uffici giudicanti, non ho la competenza e la attribuzione ordinamentale (che spetta al presidente della Corte d'Appello) e mantengo un 'sacro' rispetto nei confronti della magistratura giudicante e dei suoi appartenenti", pertanto "trovo gravemente offensivo (per non dire oltraggioso) ipotizzare che io o il procuratore della Repubblica (un magistrato tra i più corretti che io abbia conosciuto) abbiamo posto in essere 'manovre' occulte (poiché altro non potrebbero essere) per ottenere un risultato illecito. E per cosa? Perché un giudice ha seguito una ricostruzione ed una valutazione diversa rispetto a quella del pubblico ministero? Come se non accadesse ogni giorno nella normale dialettica delle parti nel processo. Sono previsti rimedi processuali appositi e ad essi già fatto ricorso il procuratore della Repubblica di Verbania". Così il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo replica alle ipotesi secondo cui avrebbe esercitato "pressioni" o interferenze per ottenere dal presidente del tribunale di Verbania la sostituzione del Gip assegnatario del fascicolo sul disastro della funivia del Mottarone. Sottolineando, quindi, che "gli autori di queste affermazioni, false e ridicole, se ne assumeranno la responsabilità".


Argomenti

  • eitan
  • funivia mottarone
  • stresa