Napoli, identificati e arrestati i tre che che il 9 ottobre entrarono in un ristorante armati di kalashnikov

Napoli, identificati e arrestati i tre che che il 9 ottobre entrarono in un ristorante armati di kalashnikov

Napoli, identificati e arrestati i tre che che il 9 ottobre entrarono in un ristorante armati di kalashnikov


22 novembre 2021, ore 14:00

Sono stati arrestati oggi i tre che quasi due mesi fa entrarono in locale di Casavatore, in provincia di Napoli, con armi da guerra. Si tratta di due ventenni e un trentaduenne

I Carabinieri di Casoria hanno arrestato i tre presunti responsabili della rapina avvenuta il 9 ottobre nel locale “Un posto al sole” a Casavatore, in provincia di Napoli. Si tratta di due ventenni, Marco Giardino (incensurato) e Salvatore Di Matteo, e di un trentaduenne, Antonio Silvestro. I tre sono stati accusati anche di associazione a delinquere.

I FATTI DEL 9 OTTOBRE
Le immagini, riprese dalle telecamere di sorveglianza, fecero il giro dei social network diventando ben presto virali per la loro brutalità. Era un sabato sera di ottobre, il locale era frequentato soprattutto da famiglie con bambini al seguito. Nei video si vedono tre uomini, con i volti coperti, entrare nel locale imbracciando un kalashnikov e dei fucili a pompa. Subito si diffonde il panico tra i presenti, i genitori tentano di rassicurare i figli. I malviventi puntano le armi contro i commensali – bambini compresi - che non esitano a sfilarsi orologi e collane: nel bottino finiscono anche un Rolex e un Tudor. Le indagini, scattate in seguito a questa rapina, hanno consentito alle forze dell’ordine di scoprire una vera e propria organizzazione criminale, di cui farebbero parte i tre, ritenuta responsabile di una serie di colpi portati avanti con lo stesso modus operandi e sempre con l’utilizzo di armi da guerra. È emerso inoltre che gli arrestati avevano architettato anche altre rapine, tutte sventate dai carabinieri.

SVOLTA NELLE INDAGINI

Oggi, nell’ambito di un’indagine diretta dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord, i carabinieri hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Giardino, Di Matteo e Silvestro (quest’ultimo ritenuto legato al clan Di Lauro) accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate e numerosi tentativi di rapine aggravate, di rapina consumata e di svariate tentate rapine. “Nessuna attenuante dovrà essere prevista: solo con la certezza delle condanne si può mettere fine a questa ondata di criminalità e violenza”, ha commentato Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde. “Grazie anche alle nostre denunce, furono avviate le indagini per quella scioccante rapina dove quei criminali non si fecero alcuno scrupolo a puntare i fucili addosso anche a dei bambini. Ora che sono stati arrestati, chiediamo la massima pena prevista”.





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