Napoli, muore soffocato da pezzo di pizza, aperta indagine

Napoli, muore soffocato da pezzo di pizza, aperta indagine

Napoli, muore soffocato da pezzo di pizza, aperta indagine


20 maggio 2019, ore 16:00

Nella denuncia i familiari puntano il dito sui ritardi con cui l'anestesista sarebbe giunto dall'area della rianimazione in pronto soccorso

Un uomo di 54 anni è deceduto nella tarda serata di sabato nel pronto soccorso dell'ospedale San Paolo, dove era giunto con i mezzi propri a causa di un pezzo di pizza e mozzarella finiti nelle prime vie respiratorie. Saranno un'indagine dell'autorità giudiziaria, avviata dalla denuncia dei familiari, a cui si sovrappone l'inchiesta interna disposta dal commissario straordinario della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, a stabilire le cause della morte di M. D. G. Il soffocamento non ha dato scampo all'uomo nonostante le manovre di disostruzione messe in atto in pronto soccorso. Nella denuncia i familiari puntano il dito sui ritardi con cui l'anestesista sarebbe giunto dall'area della rianimazione in pronto soccorso, sull'allerta dei suoi colleghi e soprattutto sull'aspro diverbio che sarebbe divampato con gli altri camici bianchi mentre il paziente era in codice rosso. Circostanze che avrebbero inciso, dicono i familiari, sull'esito drammatico. L'uomo, deceduto per asfissia, all'arrivo era cianotico e in evidente difficoltà respiratoria. Accolto al triage in codice rosso (urgenza massima) è stato assistito da una dottoressa di turno la quale ha provato per 3 o 4 volte ad effettuare la manovra di Heimlich, una tecnica di primo soccorso per rimuovere le ostruzioni delle vie aeree. Manovra a detta degli esperti che costituisce un'efficace misura per risolvere in modo rapido molti casi di soffocamento. Non tuttavia in questo caso.

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