Napolitano, comunista, ‘migliorista’, ‘americano’, il primo Presidente della Repubblica per due mandati

Napolitano, comunista, ‘migliorista’, ‘americano’, il primo Presidente della Repubblica per due mandati

Napolitano, comunista, ‘migliorista’, ‘americano’, il primo Presidente della Repubblica per due mandati   Photo Credit: Agenzia Fotogramma


22 settembre 2023, ore 20:11

Addio a 98 anni allo storico dirigente del Pci, presidente della Camera, ministro dell’Interno, Capo dello Stato. Una vita spesa prima nel partito e poi nelle istituzioni, attraversando tutti i momenti più importanti e più critici della storia d’Italia

“Non perde mai la calma, nemmeno durante l'Apocalisse''. Per descrivere il temperamento di Giorgio Napolitano servono le parole dello scrittore Curzio Malaparte. Disciplina, calma, freddezza nelle decisioni, frutto dell’insegnamento di partito, ma anche di un carattere solido.


Pci

Storico dirigente del Partito comunista italiano, presidente della Camera e ministro dell’Interno, e il primo a essere eletto per due mandati Presidente della Repubblica: Napolitano è una delle figure storiche della politica e della sinistra italiana. Una vita spesa prima nel partito e poi nelle istituzioni, attraversando tutti i momenti più importanti e più critici della storia d’Italia: dalla Liberazione al dopoguerra, fino allo scioglimento del Pci, a Tangentopoli e alla Seconda Repubblica.


Ungheria

E recita un ruolo cruciale in particolare nella storia del Pci, con due momenti significativi: nel 1956, quando approva l’invasione sovietica dell’Ungheria, e nel 1968, quando invece condanna quella della Cecoslovacchia. All’interno del Pci è stato un riformista, leader della corrente migliorista. Ottimi i suoi rapporti con gli Stati Uniti. Per l’allora Segretario di stato americano Henry Kissinger, Napolitano era il suo comunista preferito. E una sintonia profonda Napolitano la instaura anche con Papa Benedetto XVI.


Presidente

Nel 2006 viene eletto Capo dello Stato, e il suo sarà un settennato travagliato, caratterizzato dalla crisi economico-finanziaria, che portò alla caduta del governo di Silvio Berlusconi e il senatore Mario Monti a Palazzo Chigi. Un Presidente interventista, che viene riconfermato al Colle nel 2013 per la seconda volta, con un’amplissima maggioranza. Ma nel suo discorso d’insediamento utilizza parole di fuoco contro quella stessa classe politica che lo ha appena rieletto. Le riforme sperate però non arrivano e due anni dopo si dimette dalla carica. L’ultimo atto politico di ‘Re Giorgio’, come è stato soprannominato. Poi, da qui in poi tutto diventa una storia di salute. Da tempo l'ex capo dello Stato presentava un quadro clinico particolarmente complesso. Il 21 maggio del 2022 Napolitano era stato operato all’addome e ricoverato nove giorni all’ospedale romano Spallanzani. Il decorso post operatorio era stato regolare, “ha tempra e coraggio da vendere”, aveva commentato Giuseppe Maria Ettorre, specialista in Chirurgia oncologica e trapianti di fegato, che con la sua squadra aveva eseguito l’intervento durato due ore. Nel 2018, dopo un improvviso malore, l’ex capo dello Stato era stato ricoverato all’ospedale San Camillo, dove aveva subito un delicato intervento all’aorta affidato al professor Francesco Musumeci. Oggi se ne va a 98 anni, compiuti il 29 giugno scorso.

 


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