Nozze gay, quelle celebrate all'estero sono convertibili in unione

Nozze gay,  quelle celebrate all'estero sono convertibili in unione

Nozze gay, quelle celebrate all'estero sono convertibili in unione


14 maggio 2018, ore 18:55 , agg. alle 16:08

Matrimoni dello stesso sesso all'estero con tutela retroattiva

Non e' ancora venuto il tempo per il riconoscimento, in Italia, delle nozze 'same sex' celebrate all'estero tra un cittadino italiano e uno straniero. Il nostro Paese ha infatti stabilito, come era nelle sue possibilita' in base alle prerogative riconosciute agli stati membri dal Consiglio d'Europa in tema di diritti civili, che "il matrimonio tra persone dello stesso sesso non corrisponde al modello matrimoniale delineato dal nostro ordinamento". Il chiarimento - a due anni esatti dall'entrata in vigore della legge Cirinna' sulle unioni civili e le famiglie arcobaleno - viene dalla Cassazione nel primo verdetto che si occupa della sorte dei coniugi omosessuali sposatisi in paesi dove e' consentito.
Sottolinea pero' la Suprema Corte che non siamo all'anno zerodelle tutele per i matrimoni omossessuali contratti all'estero,perche' la normativa approvata nel 2016 offre anche in questicasi le tutele previste per le unioni civili che, poi, esclusol'obbligo di fedelta' e limiti all'adozione, grosso modoricalcano il sistema di obblighi e doveri dei coniugi etero.

In particolare, gli 'ermellini' - nella pronuncia 11696depositata oggi - afferma che non sono trascrivibili,all'anagrafe italiana per contrarieta' all'ordine pubblico, imatrimoni omoaffettivi celebrati all'estero tra un italiano euno straniero. Queste nozze tuttavia non sono prive diriconoscimento perche' sono 'convertibili' in unioni civili,anche quelle celebrate prima che venisse approvata la leggeCirinna' del 2016. Cosi' la Suprema Corte ha respinto il ricorsodi un brasiliano e di un italiano, sposati in Brasile nel 2012 ein Portogallo nel 2013, che avevano chiesto all'ufficiale dellostato civile di Milano di trascrivere le loro nozze. Davanti alrifiuto, convalidato dalla Corte di Appello nel 2015, la coppiaha protestato in Cassazione, insieme alla 'rete Lenford',dicendo che la conversione e' un "downgrading" discriminatorio.Per gli 'ermellini', invece, e' il frutto di una "discrezionalita'legislativa" rientrante nel "potere degli Stati".