Nuove ipotesi sull’origine della vita sulla terra, vengono da un corpo celeste metà asteroide, metà cometa

Nuove ipotesi sull’origine della vita sulla terra, vengono da un corpo celeste metà asteroide, metà cometa

Nuove ipotesi sull’origine della vita sulla terra, vengono da un corpo celeste metà asteroide, metà cometa


08 ottobre 2021, ore 07:30

Intanto Perseverance fornisce la prova dell’esistenza di un lago e di un piccolo fiume, , 3,7 miliardi di anni fa, sul pianeta Marte, esattamente dove si trova la sonda

 Un asteroide o una cometa, o tutti e due. Stiamo parlando di (248370) 2005 Qn137, che ha un nucleo da 3,2 chilometri di diametro e una coda lunga oltre 720.000 chilometri per 1.400 chilometri di larghezza. Il rarissimo oggetto celeste 'ibrido', sta viaggiando nella fascia principale degli asteroidi tra Marte e Giove. Il suo identikit, ottenuto grazie al programma di ricerca di asteroidi Atlas, e' stato presentato al congresso di planetologia della Societa' astronomica americana da Henry H. Hsieh, del Planetary Science Institute in Arizona. Uno studio che potrebbe avere risvolti anche per quanto riguarda la comparsa della vita sulla Terra.


OSSERVATE CODA E CHIOMA SIMILI AD UNA COMETA

Il misterioso corpo celeste 248370 era gia' stato scoperto nel 2005: fu classificato come asteroide per via della sua orbita, a osservazioni successive si e' dimostrato però attivo, con una chioma e una coda simili a quelle che si formano sulle comete per la sublimazione del ghiaccio superficiale. La dualita' rende, secondo gli esperti questi oggetti molto interessanti dal punto di vista scientifico", anche per ricostruire l'origine della vita sulla Terra. Si pensa infatti che parte dell'acqua del nostro Pianeta derivi dall'impatto con asteroidi provenienti dalla fascia principale tra Marte e Giove.

PERSEVERANCE TRASMETTE DA MARTE

Un fiume che scorre placido verso il lago. Poi il clima che cambia, l'inondazione e la furia dei flutti che scaglia enormi massi a chilometri di distanza. Questi i fatti accaduti su Marte circa 3,7 miliardi di anni fa, la' dove oggi resta soltanto una landa desolata: il cratere Jezero. Lo si sospettava da tempo, ma la conferma è arrivata dall'analisi scientifica delle prime immagini scattate dal rover Perseverance della Nasa, che proprio in quel cratere e' atterrato lo scorso febbraio a caccia di tracce di vita passata.

UN CAMBIAMENTO CLIMATICO HA CANCELLATO IL FIUME E IL LAGO

Le immagini riprese da Perseverance nei primi tre mesi della missione (quando il rover era ancora fermo all'interno del cratere per il controllo degli strumenti di bordo) mostrano in dettaglio la formazione rocciosa a forma di ventaglio presente nella parte occidentale di Jezero e la collinetta Kodiak poco distante. L'analisi delle stratificazioni dimostra che la prima struttura era davvero il delta di un piccolo fiume, che 3,7 miliardi di anni fa scorreva placido trasportando sedimenti fini. A un certo punto, pero', un drastico cambiamento climatico avrebbe provocato una violenta inondazione e lo spostamento verso il delta di enormi massi, che sono ancora visibili.


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