Obiettivo zero vittime sulla strada. Giovannini, non è impossibile

Obiettivo zero vittime sulla strada. Giovannini, non è impossibile

Obiettivo zero vittime sulla strada. Giovannini, non è impossibile


21 novembre 2021, ore 18:30

Il governo lavora ad un nuovo piano sulla sicurezza stradale, con interventi che vanno dal rinnovo del parco auto al rafforzamento della manutenzione fino al nodo cruciale della formazione, per raggiungere l'obiettivo di zero vittime

L’annuncio di un nuovo Piano per la sicurezza stradale arriva dal ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini che, nel giorno in cui si celebra la Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, rinnova l'impegno per un'emergenza che nemmeno la pandemia ha arginato e che anche oggi registra nuove vittime. Obiettivo zero vittime della strada, che non è impossibile, assicura il ministro. Punto per punto, Giovannini, elenca la ricetta per centrarlo: ci sono troppe auto vecchie in circolazione, occorre lavorare con le case automobilistiche e favorire il ricambio con incentivi. L’uso di cinture e dispositivi per i bambini è totalmente insoddisfacente, bisogna puntare sulla formazione, i pedoni devono essere maggiormente educati al rispetto degli altri e infine per troppi anni è mancata la manutenzione delle strade, che sappiamo provocare molti incidenti, in manovra stanziati oltre 3 miliardi di euro, per l'adeguamento delle strade.

GIOVANNINI, NONOSTANTE FERMO COVID 2020 NON RAGGIUNTI OBIETTIVI UE

Il traguardo di una riduzione straordinaria dei lenzuoli bianchi stesi sull'asfalto è lontana, Giovannini sottolinea ''I dati ci mostrano che anche nel 2020, nonostante la pandemia e quindi il blocco della circolazione, non abbiamo raggiunto neanche l'obiettivo europeo. Nel 2021 con la ripresa delle attività, l'incidentalità è ripresa''. L’Europa, lo scorso mese, ha votato un documento che fissa la riduzione del 50% le lesioni gravi e dei decessi da incidenti stradali entro il 2030.

QUALI CRITICITA’ SU CUI INTERVENIRE

In primo luogo, la tecnologia per l'auto: il nostro paese sconta un parco auto (ma anche autobus) molto vecchio e che richiede un ricambio, non solo per motivi ecologici, ma anche di sicurezza. Si lavorerà dunque con le case produttrici, ma anche favorendo il ricambio attraverso lo strumento degli incentivi, come fatto di recente con il bonus per l'acquisto di auto di seconda mano. C'è poi il problema della scarsa manutenzione delle strade, evidenzia Giovannini, ricordando che per questo in legge di bilancio sono stati stanziati oltre 3 miliardi per l'adeguamento delle strade regionali e provinciali, oltre al miliardo e mezzo stanziato a inizio anno. Nel cantiere del piano rientrano, infine, investimenti tecnologici e ambientali per le autostrade; il rafforzamento dei compiti dell'Agenzia nazionale sulla sicurezza delle strade e ferrovie (Ansfisa); il rafforzamento delle sanzioni. E, non per ultimo, investimenti nella formazione.


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