Oggi è la giornata mondiale del cioccolato, uno dei cibi più amati in assoluto

Oggi è la giornata mondiale del cioccolato, uno dei cibi più amati in assoluto

Oggi è la giornata mondiale del cioccolato, uno dei cibi più amati in assoluto


07 luglio 2020, ore 17:00

Gli italiani, ogni anno, consumano poco più di 4 chilogrammi di cioccolato a testa, il preferito è il fondente

E' il cibo che conforta, il più amato soprattutto nei momenti difficili. Basti pensare che, nel corso del lockdown appena passato, il consumo è aumentato del 22%. Oggi è la giornata mondiale del cioccolato. Il 7 luglio del 1847, infatti, il britannico Joseph Fry inventò il cioccolato in barretta.

Un amore anche italiano

Gli italiani, ogni anno, consumano poco più di 4 chilogrammi di cioccolato a testa. Il nostro Paese vanta una lunga tradizione nella trasformazione artigianale e industriale del cacao con un mercato che vale 2 miliardi e mezzo di euro. Il 40% sceglie il cioccolato fondente, seguono quello al latte e quello bianco. Si stanno facendo strada anche le innovazioni, come il cioccolato al peperoncino, all'arancia, al rum, alla menta o al sale dell'Himalaya.

Un'origine antichissima

Il cacao ha una storia antichissima. Sembra infatti che la lavorazione delle fave sia iniziata nell'America centrale già intorno al 1.900 avanti Cristo. Le popolazioni Maya, con la polvere ottenuta, mischiata al peperoncino e al mais, producevano una bevanda schiumosa, rinvigorente ed eccitante. Secondo la popolazione Maya, il cioccolato era un dono degli dei. Il cacao era conosciuto anche dagli Atzechi, che lo usavano come moneta di scambio e lo regalavano ai soldati dopo le loro imprese gloriose. 

L'arrivo in Europa

Gli amanti del cioccolato devono ringraziare Cristoforo Colombo. L'esploratore italiano, quando incontrò gli Atzechi dopo la scoperta dell'America, nel 1502, ricevette in regalo come moneta alcune fave di cacao. Il cioccolato fu offerto poi anche nel 1519 allo spagnolo Hernan Cortes durante la sua visita al re Montezuma II a Tenochtitlan, in Messico. Cortes assaggiò una bevanda al cacao, peperoncino e sale offerta in tazze d'oro. Fu lui a diffondere la passione per la bevanda nella corte spagnola e tra i nobili europei. Nel 1847, poi, il già citato Stephen Fry unì cacao e burro di cacao dando origine alle barrette solide, quelle che consumiamo abitualmente. 


Un cibo afrodisiaco

Il cioccolato aumenta i livelli di serotonina, l'ormone del buon umore, che scatena anche l'eccitamento sessuale e il desiderio. Contiene poi feniletilammina, che stimola la formazione di endorfine, sostanze responsabili dello stato di euforia che si prova nel momento dell'orgasmo o durante un'intensa attività fisica. Il cacao è, inoltre, l'unico alimento esistente che contiene l'anandamide, una sostanza che agisce a livello cerebrale sulla soddisfazione

Chi mangia più cioccolato vince più premi Nobel 

Un'indagine della Columbia University di New York ha analizzato i dati sul consumo di cioccolato in 23 Paesi del mondo e il numero di Premi Nobel vinti da ciascun Paese. Dallo studio si evince che la Svizzera è il primo Paese per consumo di cioccolato, trenta chilogrammi per persona all'anno, ed è anche la Nazione che ha ottenuto più Nobel. Secondo il ricercatore Franz H. Messerli, il cioccolato ipoteticamente può migliorare le capacità cognitive sia dei singoli sia a livello di popolazione.  

La dipendenza da cioccolato 

La dipendenza da cioccolato è detta, in lingua inglese, chocoholism. La vittima è un chocoholic, in italiano cioccolista. Chi ne soffre ha sintomi simili a quelli della tossicodipendenza, come irritazione, ansia e malessere quando il cioccolato viene a mancare. Il chocoholic che interrompe l'assunzione non presenta disturbi gravi da crisi d'astinenza, ma il pensiero intrusivo del cioccolato può disturbare altri pensieri e comportamenti.  


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