Oggi è la Giornata Mondiale dell'Infanzia. Mattarella, "I bambini hanno diritto alla pace"

Oggi è la Giornata Mondiale dell'Infanzia. Mattarella, "I bambini hanno diritto alla pace"

Oggi è la Giornata Mondiale dell'Infanzia. Mattarella, "I bambini hanno diritto alla pace"   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


20 novembre 2023, ore 13:00

Una ricorrenza istituita per rimarcare che anche i bambini hanno diritti, troppo spesso minati. E nel 2023 pesa ancora l'impatto delle guerre

Nel 1989 le Nazioni Unite adottavano la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per affermare che anche un bambino ha dei diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Una convenzione che è il testo sui diritti umani più ratificato al mondo. Eppure sono ancora troppi i bambini che in tante aree non godono di alcuna protezione, che non possono accedere alle cure essenziali, all'acqua potabile, che sono costretti a vivere in condizioni di povertà, tra gli abusi e le bombe. Ed è inevitabile, nel 2023, pensare ai tanti conflitti, vecchi e nuovi, aperti e che coinvolgono minori. Bastino i dati delle Nazioni Unite, secondo cui tra il 2005 e il 2022, almeno centoventimila bambini sono stati uccisi o mutilati dalle guerre. Quasi 20 al giorno.


MATTARELLA, IL DIRITTO ALLA PACE DEI BAMBINI

E proprio di guerra ha parlato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione della ricorrenza. "Ogni giorno, in ogni angolo del Pianeta, bambini continuano a morire sotto le bombe, sono brutalizzati e sfruttati, nel fisico e nella mente, vengono rapiti, discriminati" ha affermato, facendo riferimento ai conflitti, ma anche alle crisi crisi climatiche e alla povertà, che portano i ragazzi a fuggire dalla loro terra alla ricerca di un futuro diverso. “Le bambine e i bambini” continua il Presidente “hanno diritto a pari opportunità nella vita, hanno diritto di essere ascoltati, accettati e di vivere la loro età. Hanno diritto alla pace”. Un monito che deve essere raccolto dall’intera società civile, perché, spiega il Capo dello Stato, “riconoscere in concreto e promuovere questi diritti, fornendo gli strumenti per diventare adulti consapevoli, vuol dire offrire a tutti noi la speranza di un futuro migliore".


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