Oggi il 66esimo anniversario della strage di Marcinelle, in cui morirono 262 minatori, tra cui 136 italiani

Oggi il 66esimo anniversario della strage di Marcinelle, in cui morirono 262 minatori, tra cui 136 italiani

Oggi il 66esimo anniversario della strage di Marcinelle, in cui morirono 262 minatori, tra cui 136 italiani


08 agosto 2022, ore 10:00 , agg. alle 11:25

La miniera di carbone della località belga fu devastata da un incendio

8 AGOSTO 1956

La storia italiana passa anche da Marcinelle, in Belgio, dove, l'8 agosto del 1956, persero la vita 262 minatori, 136 dei quali erano nostri connazionali. Quella della miniera di carbone Bois du Cazier è una delle più gravi tragedia minerarie della storia. A causare la strage fu un incendio, scoppiato per un grave errore umano. I minatori, che caricavano su un montacarichi i carrelli contenenti carbone, ebbero un fraintendimento con i colleghi in superficie. Il montacarichi, partito nel momento sbagliato, si schiantò contro una trave, tranciando un cavo dell'alta tensione, un tubo dell'aria compressa e una conduttura dell'olio. Quando in Belgio erano le 8 e 10 del mattino, le scintille del corto circuito fecero incendiare il legno di cui era fatto il pozzo, scavato molti anni prima, nel 1830, e 800 litri di olio in polvere. I minatori morirono per le ustioni e soffocati da fumi e gas tossici.


GLI ITALIANI IN BELGIO

L'immigrazione italiana in Belgio fu di dimensioni importanti. Tra il 1946 e il 1956, più di 140mila nostri connazionali si trasferirono nel Paese per lavorare nelle miniere della Vallonia. Tutto nacque da un accordo tra Roma e Bruxelles, che prevedeva una sorta di baratto tra esseri umani e materia prima. L'Italia si impegnò a inviare in Belgio 2mila uomini ogni settimana e, in cambio, il Belgio forniva all'Italia 200 chili di carbone al giorno per ogni minatore. Le condizioni di vita dei lavoratori erano pessime. Per ospitarli furono utilizzate baracche già usate come lager dai nazisti e poi come campo di prigionia per i tedeschi. I minatori lavoravano in turni sia diurni sia notturni in cunicoli alti solo 50 centimetri e a più di un chilometro di profondità sottoterra. Spesso contraevano la silicosi. L'8 agosto, proprio in memoria dei morti di Marcinelle, si celebra ogni anno la Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Per la strage ci fu un unico condannato, Adolphe Cilicis, un ingegnere direttore della miniera. I dirigenti furono assolti. L'impianto di estrazione del carbone, dopo un anno dalla tragedia, entrò di nuovo in funzione e chiuse definitivamente nel 1967, undici anni dopo la strage. 

 

 



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